Monza, mamme contro l’assessore "Snobbati i nostri questionari"

Nel mirino i test sui centri estivi e la didattica a distanza Maffè: "Contributi importanti ma non ho la bacchetta magica"

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Le mamme sono infuriate con l’assessore Pier Franco Maffè: il loro questionario sui centri estivi sarebbe stato snobbato e temono che anche quello sulla didattica a distanza possa essere messo da parte con un rientro in classe che non terrà in considerazione le esigenze delle famiglie.

La polemica è scoppiata dopo la commissione consiliare del 7 luglio. "In quell’occasione la consigliera comunale Chiara Pozzi aveva citato il nostro questionario – spiega Augusta Leante, promotrice dell’iniziativa che grazie al coinvolgimento delle Consulte aveva raccolto le risposte di oltre 1.700 famiglie – L’assessore ha risposto che per fortuna non tutti avevano cercato di fare un questionario fai-da-te, altrimenti avremmo rischiato di trovarci in una Babele". Una frase bocciata non solo da Leante, ma anche da Paola Elettra Dorenti, coordinatrice con Francesca Sala del Centro civico San Gerardo-Centro, che hanno giocato un ruolo primario nel coinvolgimento delle famiglie. "Sono allibita - aggiunge Leante -. I questionari sono stati fatti con uno spirito di servizio, per agevolare il lavoro di chi deve organizzare tutto. Quando dichiarato dall’assessore è avvilente: in pratica il nostro lavoro non è servito a nulla. Allora neanche i nostri questionari sulla didattica a distanza verranno presi in considerazione, allontanando di fatto la mano che insieme alla Consulta stiamo tendendo all’Amministrazione e alle dirigenze scolastiche, per trovare delle soluzioni tutti insieme. Le questioni che abbiamo sollevato non riguardano solo i problemi delle mamme, o delle famiglie con figli, è un problema economico che riguarda tutti".

Immediata la risposta dell’assessore. "Il contributo delle mamme è stato importante e di quei questionari ne abbiamo tenuto conto. Stiamo già lavorando anche sul tema della ripresa della scuola in presenza, una ripresa legata alle normative nazionali. In settimana ci sarà una riunione con i presidi e con un pool di tecnici per capire i tempi. Stiamo lavorando anche sul tema di trasporti e mense. Non abbiamo la bacchetta magica. L’eventuale utilizzo di spazi extrascolastici si potrà prospettare solo in particolari condizioni di emergenza".

Barbara Apicella