Le capsule del caffè riciclate diventano tanti pasti caldi

Il piano “Da Chicco a Chicco“ nel 2021 ha permesso di recuperare in città 42 tonnelate di materiale

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Le capsule di caffè riciclate diventano penne, biciclette e coltellini. Crescono a Monza i risultati di Nespresso nell’ambito del progetto di recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano.

È il programma “Da Chicco a Chicco“ di Nespresso, che nel 2021 ha permesso di recuperare a Monza, in collaborazione con Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) e Impresa Sangalli, quasi 42 tonnellate di capsule in alluminio, in crescita del +73% (oltre 17 tonnellate) rispetto al 2020. Nato nel 2011 grazie a una convenzione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), il progetto permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’ area recycling delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche: 140 punti di raccolta in 79 città italiane. A Monza una volta raccolte dall’azienda Sangalli, le capsule esauste vengono inviate ad un impianto dove l’alluminio è separato dal caffè. L’alluminio viene trasformato in nuovi oggetti: penne, biciclette, coltellini e molto altro. Il caffè esausto viene inviato a un impianto di compostaggio,trasformato in compost, ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto con questo concime naturale viene riacquistato da Nespresso e donato al Banco Alimentare: 4mila quintali di riso, cioè oltre 4 milioni di piatti, per 300mila persone e 1.600 strutture caritative. C.B.