La vittoria di Davyd Stazione senza barriere

Lo studente aveva rischiato di non poter scendere dal treno tornando a casa. Ora il Comune si impegna ad adeguare la fermata insieme con Regione e Rfi.

La vittoria di Davyd  Stazione senza barriere

La vittoria di Davyd Stazione senza barriere

di Barbara Apicella

La fermata Villasanta-Parco non sarà più “vietata” ai passeggeri in sedia a rotelle. Quando ancora non si sa. Per adesso l’unica certezza è l’impegno dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Ornago a fare di tutto affinché i passeggeri in sedia a rotelle che salgono o scendono alla fermata Villasanta-Parco lo possano fare in autonomia e sicurezza. Così è stato deciso in Consiglio comunale con l’approvazione di una mozione presentata del Gruppo Misto in merito al problema delle barriere architettoniche nella stazione cittadina. Un problema che Il Giorno aveva raccontato a gennaio, raccogliendo lo sfogo di Davyd Andryiesh, studente che vive in paese, affetto da una grave disabilità motoria che lo costringe sulla sedia a rotelle e che al ritorno dall’università ha rischiato di non poter scendere alla fermata villasantese. Perché quella fermata, come era stato spiegato al giovane da un addetto "non sarebbe stata in sicurezza per le persone sulla sedia a rotelle". Un problema non certo nuovo: già in passato Davyd aveva avuto difficoltà col Besanino a Villasanta a causa di un dislivello tra il treno e le banchine peraltro rinnovate nel 2017 in occasione della visita del Papa a Monza. Con l’approvazione della mozione il sindaco e la Giunta si impegnano ad attivarsi con i vari canali istituzionali coinvolti nella vicenda visto che quella della stazione è risultata una delle zone non accessibili a tutti nella mappatura promossa dall’associazione Peba Onlus impegnata nella redazione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche in paese.

Intanto il Comune di Villasanta chiede a Regione Lombardia di informare i Comuni presenti sulla linea S7 in merito ai progetti e ai tempi di realizzazione delle ristrutturazioni delle stazioni, impegnando RFI a rimuovere le barriere architettoniche per raggiungere le stazioni, l’accesso alle banchine e alle carrozze dei treni. Ma anche con la Sala Blu di Milano perché in attesa degli interventi di ristrutturazione attivi un servizio di assistenza delle persone con disabilità e a ridotta mobilità su prenotazione, anche dove sia richiesto in modo continuativo. Naturalmente con Trenord affinché i treni siano dotati di adeguate carrozze per accesso disabili. Nel frattempo il primo cittadino ha scritto alla prefetta Patrizia Palmisani per sollecitare un intervento.