BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La staffetta delle donazioni . Alice, l’olimpionico volontario e gli altri campioni dell’Avis

Al TeatrOreno la festa con la neo diciottenne appena iscritta con la tessera numero 10mila il bronzo di Londra 2012 Matteo Morandi e gli storici iscritti premiati per il loro altruismo.

La staffetta delle donazioni . Alice, l’olimpionico volontario e gli altri campioni dell’Avis

La staffetta delle donazioni . Alice, l’olimpionico volontario e gli altri campioni dell’Avis

Gala della solidarietà di Avis Vimercate con il campione olimpico-volontario e Alice Lissoni, neo diciottenne appena iscritta con la tessera numero 10mila: così l’associazione ha celebrato la Giornata del donatore. Sul palco di TeatrOreno Matteo Morandi, bronzo agli anelli a Londra 2012, e le “braccia“ storiche di Avis, Marco Gravellini (249 donazioni all’attivo) e Rosalia Beretta (186), tutti insigniti, tutti presi a esempio, testimonial di eccezione del modello avisino, mettersi sempre a disposizione dell’altro senza chiedere niente in cambio. Storie risuonate fra le note del flamenco in un’insolita cornice e bilanci lusinghieri dell’attività. A ringraziare il gruppo anche Carlo Tersalvi, direttore generale di Asst Brianza.

Diversi relatori si sono passati il testimone per sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione, questo lo scopo della serata dedicata alla città e al circondario: intorno alla sezione di casa gravitano anche Ornago, Busnago, Bernareggio, Carnate, Ronco, Cornate, Trezzo e Vaprio, un esercito del bene che sta arruolando sempre più giovani. Si è parlato di stili di vita con due focus, il primo di Giorgio Bovo, direttore dell’Anatomia patologica, e l’altro di Paolo Scarpazza, primario di Pneumologia. Mentre, l’ematologo Domenico Restifo Pecorella ha ripercorso le tappe salienti della storia della medicina trasfusionale. Avis Vimercate ha già festeggiato i 75 anni di vita, le sue origini affondano le radici in un fatto tragico, il bombardamento da parte degli alleati del “gamba del legn“, il tram che collegava Vimercate a Trezzo, il 28 ottobre 1944. Bilancio terribile: 48 morti e 72 feriti. Per curarli servì molto sangue. Quel gesto spontaneo di tanti fu la scintilla che non ha mai smesso di brillare.