La Rsa sotto attacco Luisa Villa non ci sta

La presidente del cda replica all’interrogazione della sinistra "Si vergognino a speculare su scandali e pandemia"

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BESANA BRIANZA

Luisa Villa, presidente del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo di Brugora “Fondazione Scola“, risponde alquanto arrabbiata alle accuse mosse dalla sinistra nei giorni scorsi in merito a un’ipotetica mala gestione del personale sanitario. L’opposizione (Pd, Besana4future e Besanattiva) ha presentato un’interrogazione urgente sulla casa di riposo contestando una lunga serie di "gravi criticità nella gestione medica della Rsa besanese, che - si legge - sottoporrebbero a un grave pericolo la cura degli ospiti idonea" e segnalando pure le criticità che coinvolgono il personale sanitario (tra i numeri degli infermieri e l’assunzione di nuove figure).

"Non ho parole - commenta amareggiata la combattiva Luisa Villa, che da un anno è presidente del cda -. Prima di rispondere alle questioni tecniche vorrei ricordare a questi politici, che stanno creando un danno di immagine alla nostra casa di riposo e fanno terrorismo psicologico ai famigliari dei 162 pazienti ospiti, che va tutto bene. Se lo ricordano, che solo due anni fa è accaduto il drammatico fatto di violenza da parte di alcuni collaboratori sanitari sui malati più gravi? Ne siamo usciti con nuove persone assunte e un gran lavoro e questi, che non conoscono la nostra realtà, mettono in cattiva luce la nostra fondazione? Ma lo sanno - insiste Luisa Villa - che gli ospiti sono in lockdown da un anno e mezzo e ancora non possono vedere i parenti? E che le loro famiglie sono obbligate a restare lontane e a prenotare l’appuntamento per vedere i propri cari. Queste persone - attacca - si debbono solo vergognare di speculare con la politica sulla pelle di persone anziane".

Inoltre, ricorda la presidente, "i conti sono stati rimessi a posto, anche se è fuori luogo affrontare questo argomento. Abbiamo assunto un consulente esterno, precisamente un geriatra per potere avere un esperto in casa di riposo, visto che è la massima carica specialistica per questo ambiente. Tutti gli infermieri per mesi sono stati reclutati negli hub vaccinali e negli ospedali, perché sono aperti i concorsi di assunzione. Tutte le case di riposo si stanno contendendo gli operatori sanitari, al momento ne abbiamo assunte due nuove".

Luisa Villa è un fiume in piena, non si fa intimorire da prese politiche sulla sua fondazione, anche perché è da 38 anni che lavora nelle Rsa. La Fondazione oggi ha 162 anziani ricoverati (3 posti vengono lasciati liberi per le emergenze), altri 15 nel Centro Diurno appena riaperto causa pandemia e 5 ospiti nei minialloggi: pazienti curati da 160 operatori sanitari nella struttura che ha superato lo scandalo dei maltrattamenti e due anni di loockdown. "Dove erano queste persone mentre gli anziani venivano maltrattati? Com’è che non è mai trapelato niente?", bacchetta infine Luisa Villa: "C’è stato un silenzio assordante. E, ora, quando tutte le case di riposo hanno problemi di assunzioni col personale sanitario, inviano comunicati e protocollano un‘interrogazione mettendo in cattiva luce la Fondazione della loro comunità".

Sonia Ronconi