La Roggia Viscontea si trasforma. Nasce il Parco Valle dei Mulini

Nasce il Parco della Valle dei Mulini a Meda, da un progetto di compensazione ambientale mai attuato. Il Comune investe per collegare parchi e scuole, recuperando antiche opere idrauliche.

La Roggia Viscontea si trasforma. Nasce il Parco Valle dei Mulini

La Roggia Viscontea si trasforma. Nasce il Parco Valle dei Mulini

Nasce il Parco della Valle dei Mulini, da un’idea del 2009 trasformata in un Progetto di Compensazione Ambientale che avrebbe dovuto accompagnare Pedemontana, ma da questa mai attuato, che prevedeva di realizzare nei pressi delle Scuole e del Vecchio Mulino un primo tratto di connessione tra il Parco della Brughiera e il Bosco delle Querce di Seveso e Meda.

Lo racconta il geologo medese Gianni Del Pero: "Il Comune di Meda stanzia 215.000 euro per ulteriori interventi che si aggiungono a quelli già realizzati negli ultimi anni con il contributo di una storica azienda medese, di una società farmaceutica e del WWF Insubria che ha investito gli 85.000 euro assegnati dal Bilancio Partecipato del Comune di Meda al Progetto di Riforestazione urbana, bosco e frutteto didattico con collegamento Parco Brughiera-Bosco delle Querce a servizio Scuole Diaz e Anna Frank". Spiega il presidente del WWF Lombardia: "La costruzione della Roggia Viscontea o di Desio (che a Meda prese poi il nome di Roggia Traversi) iniziò nella seconda metà del XIV secolo. La Roggia derivava l’acqua dal rio Acquanegra, un affluente del torrente Seveso, alimentato a sua volta da una sorgente abbondante situata nella cascina Bassone di Albate (ora parte dell’Oasi WWF del Bassone) alle porte di Como. La Roggia seguiva il corso della valle del Seveso da Cucciago fino a Camnago di Lentate, attraversando più volte il torrente e sfruttandone parte del flusso d’acqua. Gli eredi di Gian Galeazzo Visconti ad opera realizzata donarono a Caterina, vedova di Bernabò Visconti, la “Roza del Sevese“, da cui l’altra denominazione locale della Roggia “Sevesetto“, torrente che ancora scorre sotterraneo lungo via Seveso a Meda e che fino al 1950 scorreva ancora tra Lentate e Meda con il nome di Sevesetto-Roggia Traversi sino a Desio".

La realizzazione di questa opera idraulica era stata ideata per irrigare la pianura asciutta della Brianza Canturina e Monzese anche per alimentare i Mulini che sorsero lungo il suo tracciato e tra questi il Vecchio Mulino al quale si accedeva dalla via Molino, più recentemente denominata via della Vigna. I mulini della Valle del Seveso-Sevesetto, divenuta Valle dei Mulini, servivano per macinare i cereali per farina e olive per la produzione di olio. Ben 650 anni dopo, la Valle dei Mulini rinasce".

Sonia Ronconi