STEFANIA TOTARO
Cronaca

"La Mantide poteva uccidere". Chiesti 15 anni di condanna

È accusata di aver narcotizzato 9 uomini per derubarli proponendo loro su Facebook trattamenti speciali. La difesa: "Va assolta per insufficienza di prove o almeno le va riconosciuta la seminfermità mentale".

"La Mantide poteva uccidere". Chiesti 15 anni di condanna

"La Mantide poteva uccidere". Chiesti 15 anni di condanna

"Se non è morto nessuno è soltanto frutto di un caso". Per il pm della Procura di Monza Carlo Cinque la presunta “mantide della Brianza” avrebbe potuto uccidere qualcuno dei 9 uomini tra i 27 e gli 84 anni che è accusata di avere narcotizzato e derubato. Al processo al Tribunale di Monza il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la condanna a 15 anni di reclusione, senza le attenuanti generiche, più 3 anni di libertà vigilata come misura di sicurezza, per Tiziana Morandi. La 48enne di Roncello, arrestata a luglio e ancora detenuta in carcere, è imputata di una ventina di reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine. Su 9 parti offese, si è costituito parte civile soltanto un 28enne di Trezzo sull’Adda, rappresentato dall’avvocata Barbara Giulivi, che ha chiesto un risarcimento di 50mila euro nei confronti di Tiziana Morandi, ritenuta "particolarmente pericolosa, che in 4 profili Facebook proponeva massaggi in tono ammiccante e presentandosi con foto dove era diversa dalla realtà. Dopo l’arresto molti altri uomini hanno commentato sul social di avere subìto la stessa sorte". Il difensore della 48enne, l’avvocato Angelo Leone, ha invece chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove o quantomeno la diminuzione della pena per seminfermità mentale in quanto Tiziana Morandi "soffre di un disturbo della personalità con tratti antisociali ed evitanti". "Sono d’accordo con il pm che la ricostruzione offerta in aula dall’imputata non sta in piedi e per questo avevamo chiesto che fosse sottoposta a una perizia psichiatrica - ha dichiarato nella sua arringa - La Morandi è stata soprannominata la mantide, che uccide le sue vittime durante il rapporto sessuale. Ma lei invece ha dovuto respingere le avances di uomini le cui richieste non erano certo finalizzate ad avere dei massaggi, che l’imputata si era inventata di fare nel periodo del Covid per mettere insieme il pranzo con la cena. Altrimenti perché contattare per un massaggio una Morandi qualunque".

Per il legale "le parti offese, molti dei quali hanno fatto denuncia dopo le prime notizie pubblicate e a diversi mesi dai fatti, sono risultate contraddittorie, alcuni facevano già uso di benzodiazepine e ad altri di questo farmaco non è stata riscontrata l’assunzione". A dicembre la sentenza.