Metro 5, confermate sette fermate a Monza: ecco dove saranno

I primi convogli dovrebbero viaggiare a partire dal 2030, previsto un treno ogni tre minuti nell’orario di punta fino alla stazione Monza-Cinisello

lavori metro 5 monza

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Metropolitana, prosegue il piano dei cantieri per il prolungamento della linea M5 tra Bignami e Monza. Curato direttamente da Metropolitana Milanese, il cosiddetto progetto di cantierizzazione prevede in città una serie di indagini e interventi necessari alla realizzazione di un’opera che disegnerà un nuovo volto a Monza per i prossimi decenni e ne rivoluzionerà la viabilità. In particolare in questi giorni si stanno completando tutti i passaggi propedeutici all’avvio ufficiale del cantiere: sono stati già eseguiti i carotaggi e le indagini geologiche mentre sono in corso in queste settimane i rilievi acustici insieme agli approfondimenti urbanistici sull’area del deposito in viale Campania e su quella del capolinea al Polo istituzionale. Mentre qualche settimana fa si è tenuta la "procedura di consultazione finalizzata alla redazione dello Studio di impatto ambientale ed emissione di Provvedimento autorizzatorio unico regionale". 

Confermate le 7 fermate monzesi: viale Campania, via Marsala all’angolo con la via Goldoni, stazione ferroviaria-corso Milano, piazza Trento e Trieste, Parco e Villa Reale, ospedale San Gerardo (nello specifico in piazza della Resistenza) e capolinea al Polo istituzionale in via Grigna. Il tutto si estende su un percorso cittadino di circa 7 chilometri e mezzo. Per ogni ambito Metropolitana Milanese ha sviluppato specifiche soluzioni sia per le fasi di cantiere (sviluppate dall’Agenzia mobilità ambiente e territorio) sia per le sistemazioni definitive in superficie, tenendo conto delle indicazioni espresse dall’amministrazione comunale per ridurre l’impatto sul traffico e sulla circolazione ciclopedonale: le inevitabili riduzioni di carreggiata - attuate in corrispondenza degli scavi per la realizzazione delle fermate - saranno accompagnate da interventi di regolazione con semafori o dei sensi di marcia, a seconda dei contesti, proprio per configurare l’assetto stradale nel modo ottimale. Particolare attenzione è stata riservata all’integrazione con le modalità di trasporto sostenibili, per favorire, come da progetto, "un sistema efficace di adduzione alle fermate anche dalle zone della città non direttamente servite".

E sempre nel solco della sostenibilità, lungo il tracciato, a sud della fermata Campania, è prevista anche la realizzazione di un deposito per il ricovero e la manutenzione dei treni della linea: la struttura, disegnata secondo i più moderni e razionali canoni progettuali e dal bassissimo impatto energetico e ambientale, sarà collocata a ridosso della A52, in un’area che verrà valorizzata e qualificata da un’importante piantumazione di alberi ad alto fusto. Allo stato attuale – salvo imprevisti – la stima è di riuscire a far viaggiare i primi convogli a partire dal 2030: un treno ogni tre minuti nell’orario di punta fino alla stazione Monza-Cinisello e uno ogni sei minuti nella ‘fascia morbida’. Con il prolungamento da Bignami alla Brianza si prevede che in un giorno feriale potrebbero salire sulla M5 circa 210.000 passeggeri al giorno e ci sarebbero 30.000 vetture in meno sulle strade.