Il volley seduti a terra La rinascita di Paolo

Un infortunio sul lavoro lo ha reso invalido ma ora guida la Nazionale paralimpica e insegna l’inclusione ai ragazzi

Migration

Da un incidente sul lavoro è fiorito un talento. È la storia di Paolo Gamba, palleggiatore e capitano della Nazionale di sitting volley, ultima nata tra le specialità paralimpiche (la pallavolo giocata seduti per terra) che ieri ha incontrato gli studenti del liceo sportivo del Collegio San Giuseppe Villoresi. Paolo lavora nel settore edile e nel 2005 gli si è rovesciato addosso un muletto, mettendogli fuori uso la gamba sinistra. Dopo essere rimasto immobile un anno, i medici hanno deciso per l’amputazione. "Da lì – racconta – tutta la mia vita è cambiata. Praticavo numerosi sport, giocavo a calcio, sciavo, ballavo e tutto sembrava finito. Poi ho cominciato a praticare sitting volley e da una situazione di handicap sono diventato capitano della Nazionale e promuovo questo sport tra i giovani, come opportunità di inclusione. Perché può essere praticato sia da disabili sia da normodotati". Paolo ha ha fatto provare il suo sport ai ragazzi nella palestra della scuola.

Anche Monza ha la sua squadra di sitting volley capitanata da Michele Sfratta che si ritrova ogni giovedì, dalle 19 alle 21, alla palestra della scuola Manzoni per gli allenamenti e a Brugherio al venerdì dalle 20 alle 22. Per maggiori informazioni si può contattare Sfratta al 3771618275: "Sembra strano – commenta Michele – eppure si fa fatica a reclutare persone che vogliano giocare: i disabili per senso di inadeguatezza e i normodotati perché non pensano sia divertente".

Esiste una semplice regola per il sitting volley: quando si tocca la palla, il bacino deve sempre essere appoggiato per terra, il fallo per gli inadempienti si chiama lift. Si gioca su un campo da 10 metri per 6, con una rete alta 80 centimetri, sospesa da terra di 20 centimetri. Si gioca con sei giocatori, come la pallavolo tradizionale prevede battute, muri, trattenute, accompagnamenti, palleggi. Da seduti le gambe possono oltrepassare la linea bianca di metà campo. Il sitting volley è nato negli anni Cinquanta in Olanda e divenuto specialità paralimpica negli anni Ottanta.

C.B.