Il ribaltone sfuma per sole 340 schede: "L’ente deve ascoltare di più i Comuni"

Gianpiero Bocca, candidato di centrosinistra a Monza, non vince per pochi voti ma si dice comunque soddisfatto. Si concentra sul futuro e sulle scelte condivise per il territorio. La questione dell'autostrada D di Pedemontana è stata centrale nella campagna elettorale. Bocca ammette che la mancanza di alcuni voti ha influito sul risultato.

Il ribaltone sfuma per sole 340 schede: "L’ente deve ascoltare di più i Comuni"

Il ribaltone sfuma per sole 340 schede: "L’ente deve ascoltare di più i Comuni"

Per poco più di 300 voti non è riuscito a portare a casa il risultato, ma Gianpiero Bocca, il candidato di centrosinistra (Brianza Rete comune), è "comunque soddisfatto". "Ho già fatto i complimenti a Luca Santambrogio – dice –, ora torno a fare il sindaco di Cesano Maderno e metto a disposizione la mia esperienza e quella di Rete comune. Spero che per il futuro Santambrogio sappia leggere i segnali inviati dai Comuni, in particolare rispetto alla tratta D di Pedemontana, che ascolti il territorio, per scelte condivise e non imposte". L’autostrada della discordia è stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Brianza Rete comune: "Ai territori del Vimercatese – aveva detto Bocca alla vigilia del voto – serve una Provincia che promuova e sostenga analisi e iniziative a supporto delle azioni dei Comuni e dei cittadini, contro un progetto inutile sotto il profilo dei trasporti, dannoso sul piano ambientale e gravemente carente rispetto a sostenibilità finanziaria". Tornando alle elezioni, "mi dispiace che siano mancati una manciata di voti – ammette Bocca –, la scelta del sindaco di Lesmo e quindi le dimissioni di un intero consiglio comunale, anche se piccolo, ci hanno penalizzato. Non dico che sarebbero stati decisivi, ma avrebbero sicuramente assottigliato ulteriormente lo scarto. Con una distanza così risicata, anche il mancato voto di un consigliere per un’influenza fa la differenza".

C.B.