Sedici prove speciali per un totale di 254 chilometri cronometrati, 82 piloti al via, altre 100 auto d’epoca per il tour “Ruote nella Storia“ che dalla sede dell’Automobile club di Milano arriverà a Monza passando per i luoghi iconici del motorsport, dalla Pirelli all’Alfa di Arese.
E soprattutto, il pubblico. È tutto pronto per il FORUM8 Aci Rally Monza - finale del Mondiale Rally con i titoli piloti e costruttori ancora da assegnare - in programma dal 18 al 21 novembre tra l’autodromo della F1 e e le valli bergamasche. "Ad oggi sono stati venduti poco più di 10mila biglietti, numero enorme per un rally dove solitamente non si paga", l’ottimismo di Antonio Turitto, direttore del rally. Gli spettatori potranno scegliere di seguire l’evento in autodromo dalle tribune aperte lungo le prove speciali (ingresso con biglietto, capienza fino al 75%) o nelle aree appositamente delimitate (accesso gratuito) nelle Prove Speciali esterne tra Valle Imagna, Gerosa, Selvino e San Fermo. Ma in circuito, "all’esperienza dalla tribuna abbiamo aggiunto due aree per il divertimento e la cultura: all’interno del Parco Assistenza, nel paddock (accessibile acquistando il biglietto aggiuntivo VIP Paddock al costo di 10 euro) si potrà assistere da vicino al lavoro di team e piloti, mentre al Pirelli Rally Village, nell’Area Garden vicino all’ingresso pista del circuito, gli appassionati potranno svagarsi con simulatori, un maxischermo, street food e ammirare le vetture storiche della Fondazione Macaluso".
"Questa volta non ci sono alibi per non venire", la chiamata agli appassionati di Giuseppe Redaelli, presidente dell’autodromo. "Confidiamo - dice Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia- che la Fia prenda in considerazione di avere fisse in calendario due tappe del Mondiale, il Rally di Sardegna e anche Monza-Bergamo". Per orgoglio sportivo e per questioni economiche: i 5 giorni del Rally di Sardegna generano un indotto sul territorio di 80 milioni.
M.Galv.