Monza, 25 marzo 2019 - Con tanta pazienza, dolcezza, a suon di giochi e di croccantini anche Diabolik è stato addomesticato e da bisbetico è diventato un gatto socievole e pronto per essere accolto in famiglia. Perché l’obiettivo dei volontari è donare a ogni micio la possibilità di essere adottato e di vivere in una famiglia vera. Su questo si basa il «Progetto Coccole» promosso dai volontari dell’associazione Gattolandia che nel parco gattile di via Sardegna accolgono e accudiscono amorevolmente circa un’ottantina di mici, di tutte le età, razze, alcuni malati o che hanno subito esperienze di maltrattamento e abbandono. Nel gattile sono trattati da re: aria condizionata d’estate, riscaldamento d’inverno, ciotole sempre piene di acqua e di cibo, diete personalizzate per quei mici che hanno problemi di salute e lettiera costantemente pulita. Ma adesso i volontari hanno deciso di andare oltre: due volte al mese viene organizzata una serata dedicata alle coccole durante la quale i mici - ironicamente soprannominati bisbetici per quel carattere un po’ irrequieto - iniziano a socializzare con gli umani, per imparare a prendere fiducia e un giorno poter quindi essere adatti anche a vivere in famiglia. «Il progetto sta funzionando e alcuni gatti, come Diabolik, alla fine hanno trovato casa – spiega Manuela Monitto, una delle consigliere di Gattolandia Onlus –. Le nuove padrone sono due sorelle che con pazienza e tanta passione in questi mesi hanno partecipato alle serate di coccole conquistandosi pian piano la fiducia e l’amore di Diabolik, dandogli da mangiare e facendolo giocare».
È Nnecessaria parecchia pazienza: dietro ai bisbetici ci sono storie di abbandono, di mutilazioni, di strada e di cattiveria e il gatto è quindi diffidente verso l’uomo. «A Gattolandia ai mici non manca niente – prosegue Manuela – Tutto il giorno c’è un via vai continuo di volontari impegnati soprattutto nella pulizia, nella preparazione dei pasti e non sempre si riesce a trovare il tempo adeguato anche per coccolarli e riempirli di attenzioni». La tenerezza, si sa, fa miracoli (come i croccantini e i tiragraffi). «Rebecca è una bellissima bisbetica che si è convertita alle coccole – continua – Ci vuole tempo, pazienza. Ma settimana dopo settimana i risultati si ottengono: il gatto mangia tranquillo anche in presenza di estranei, oppure si fa anche accarezzare».
Certo, per arrivare alle fusa la strada per qualcuno è un po’ più lunga. «Siamo contenti dei risultati ottenuti – aggiunge Manuela – Non sono d’accordo con chi afferma che il gatto non è un animale da coccole. Tutt’altro: il gatto ha uguale bisogno di attenzioni come il cane, ma è un animale che si adatta più facilmente». Cuccioli, adulti, anziani, giocherelloni, timidi, solitari: sono tanti i gatti che vivono nel gatto parco di Sant’Albino e che sono alla ricerca di una famiglia. «Alla fine è il gatto che sceglie il suo padrone – conclude Manuela – Ho visto persone venire per adottare un gatto bianco e giovane, e dopo aver fatto il giro del gattile innamorarsi e tornare a casa con un micio attempato e nero».