Galimberti-Euronics, un altro anno di cassa

Sospiro di sollievo per 90 lavoratori, 20 dei quali nell’ex punto vendita di Limbiate. La soddisfazione del consigliere regionale Gigi Ponti

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di Gabriele Bassani

Un altro anno di cassa integrazione assicurato per i 90 ex lavoratori Galimberti - Euronics rimasti senza nuova collocazione, dopo la cessione dei rami d’azienda a cura del commissario giudiziale, nominato dal Ministero per lo Sviluppo Economico per la gestione della società in seguito alla dichiarazione di insolvenza del Tribunale di Milano nel gennaio 2020.

Ieri mattina si è tenuta una riunione al Ministero dello Sviluppo economico durante la quale è stato confermato un anno di cassa integrazione straordinaria per i 90 lavoratori, 20 dell’ex punto vendita di Limbiate, rimasti senza collocazione. A darne notizia è stato il consigliere regionale Pd, Gigi Ponti, che fin dall’inizio ha seguito da vicino la vicenda. "Si tratta di un passo positivo. I lavoratori potranno contare su un anno di ammortizzatori sociali, con la possibilità di uscita volontaria. Esprimo soddisfazione per l’esito di una difficile vertenza che, per quanto ho potuto, ho seguito passo per passo fin dal suo inizio e ringrazio gli uffici dell’assessorato al Lavoro della Regione per l’impegno profuso. Da parte mia non smetterò di seguire lo sviluppo della vicenda Euronics così come continuerò a seguire la vertenza dell’Adidas di Monza su cuisi è tenuta un’audizione in Commissione lavoro e che richiederà ancora un forte intervento per favorire l’interlocuzione con l’azienda". L’asta, curata dal commissario giudiziale, aveva assegnato 4 dei 7 negozi della catena Galimberti-Euronics, fondata a Barlassina negli anni ‘80 e che aveva successivamente trasferito il suo quartier generale a Limbiate, dove oltre a un punto vendita erano presenti anche il magazzino, la logistica e l’amministrazione.

Il negozio è stato assegnato alla catena Unieuro, che lo ha riaperto qualche mese fa, assorbendo tutto il personale, così come è accaduto anche per il negozio di Seregno, assegnato a Nova Spa Euronics, mentre i lavoratori degli altri settori sono rimasti di fatto senza alternativa, così come i dipendenti dei tre negozi lombardi di Galimberti che non furono assegnati attraverso l’asta: questi ex dipendenti adesso avranno a disposizione un altro anno con il sosegno della cassa integrazione per cercare di trovare una nuova collocazione sul mercato del lavoro.