Gabriele pianista social "Musica a portata di tutti"

Ha iniziato da autodidatta, per le lezioni utilizza Zoom con lavagna virtuale condivide spartiti e mixer con i suoi allievi di ogni provenienza ed età

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di Alessandro Crisafulli

La musica anche come terapia. Ma non quella da ascoltare. Da suonare. Perchè studiarla, sperimentarla, godersela, può aiutare a tenere la mente in allenamento, così come le mani. Lo sa bene Gabriele Lattanzio, pianista 36enne di Desio. Un pianista “social“ e sociale insieme: perchè attraverso il web tiene le sue lezioni e diffonde la sua arte. E perchè tra i suoi allievi ha persone di ogni provenienza ed età, "anche alcuni 80enni – racconta – che seguono i miei percorsi e si cimentano alla tastiera. Si è sempre pensato che per imparare a suonare il piano, o uno strumento in genere, occorra iniziare da piccoli. Invece si può farlo anche nella terza età. Certo è un tipo di apprendimento diverso, più lento, meno agile, ma ci si arriva". E lui guida alla scoperta delle sette note anche persone con difficoltà o malattie, "ad esempio una signora con il morbo di Parkinson – dice –, che ha grandi benefici per la gestione della mano, il tremore c’è, ma riesce comunque a raggiungere gli obiettivi, nonostante le difficoltà, ed è una bella soddisfazione. Le è stato suggerito di seguire un corso di piano e lei, essendo molto appassionata di musica, mi ha cercato".

Un aspetto sociale che porta avanti anche nel tenere le lezioni molto low cost, "per poter arrivare a tutti" spiega. Lui, del resto, è un self made man, visto che è sostanzialmente un autodidatta: "La passione mi è nata da bambino, suonando a orecchio con una tastiera giocattolo – racconta – poi a 16 anni ho iniziato lo studio del pianoforte classico con l’ausilio di lezioni private. Ho frequentato la Civica di Desio e l’Accademia di Musica di Monza, poi ho proseguito i miei studi e i miei approfondimenti in autonomia, alla costante ricerca di un mio stile musicale".

Studente e maestro insieme, con una grande attenzione al mondo del web, visto che tra social network, piattaforme musicali, siti dove tenere lezioni online, è presente e attivo su una ventina di diversi canali. "Ho iniziato anni fa con un videotutorial pubblicato su Youtube – dice –, poi l’ho rilanciato su Facebook e Instagram. Da lì sono partito e ho iniziato a pubblicare con costanza su sempre più piattaforme. Aumentando il numero di follower e contatti. Facendo conoscermi e trovando clienti ovunque, visto che ne ho anche all’estero come a Berlino e in Svizzera".

Per le sue lezioni utilizza Zoom, ma ha anche costruito un sistema tutto suo, con interfaccia grafica, lavagna virtuale per condividere gli spartiti, mixer, tre telecamere in alta definizione: un vero e proprio studio digitale, dove accoglie e accompagna i suoi allievi. "Le lezioni online le avevo iniziate già prima della pandemia – sottolinea – poi durante il lockdown ho migliorato tutta la strumentazione e il sistema, per un servizio sempre più curato. "La soddisfazione più grande è vedere la soddisfazione dei miei allievi nell’apprendere – dice -, il mio sogno è riuscire a portare la musica veramente alla portata di tutti, senza distinzioni".