Fondi Covid percepiti illecitamente, individuati altri 8 "furbetti" in Brianza

Avrebbero intascato 330mila euro di contributi senza averne diritto. Tra loro il titolare di una ditta di lavori edili di Giussano, una immobiliare di Cesano Maderno, il legale rappresentante di una società di costruzioni e l’amministratore di una società sportiva

Indagine della Guardia di finanza di Monza

Indagine della Guardia di finanza di Monza

Monza, 24 Gennaio 2023 - Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Monza, dopo i 22 indebiti percettori individuati ad inizio del 2022, ne hanno denunciati altri 8 che avrebbero percepito, senza averne diritto, contributi a fondo perduto (previsti dai decreti Rilancio, Ristori, Sostegni e Sostegni bis) erogati dall’Agenzia delle Entrate a soggetti economici con cali di fatturato, ovvero beneficiato di finanziamenti bancari assistiti da garanzia (contemplati dal Decreto Liquidità). Sono oltre 330mila euro gli incentivi illecitamente percepiti, ricostruiti nel corso degli interventi svolti, su tutto il territorio provinciale, dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Monza, del gruppo di Monza e della compagnia di Seregno.

L’attività investigativa si è concentrata sulla posizione di alcuni soggetti beneficiari, preliminarmente individuati per gli alti profili di rischio, sulla base di specifici alert relativi alle modalità di presentazione delle istanze, inadempienze dichiarative fiscali, altri elementi sintomatici di possibili illiceità o distrazioni delle risorse ottenute. Degli 8 soggetti deferiti alla Procura di Monza, per 6 l'accusa è di truffa aggravata e di indebita percezione del contributo a fondo perduto richiesto telematicamente all’Agenzia delle Entrate per complessivi 254mila euro, visto che le istanze di accesso al beneficio sono state presentate in difetto dei presupposti dei limiti di ricavi o compensi - in due casi anche mediante emissione di fatture false per circa 590mila euro - e anche con l’autocertificazione di assenza di cause ostative ai sensi del Codice antimafia. Tra questi, il titolare di una ditta di lavori edili di Giussano che avrebbe indebitamente percepito 4mila euro in quanto condannato con sentenza penale irrevocabile emessa dall’Autorità Giudiziaria per associazione di tipo mafioso, il firmatario dell’istanza di contributo a fondo perduto per 10mila euro presentata da una immobiliare di Cesano Maderno, i titolari di due ditte individuali brianzole beneficiarie di circa 40mila euro deferiti anche per emissione di fatture false, il legale rappresentante di una società di costruzioni monzese percettrice di oltre 15mila euro e risultata sconosciuta al Fisco non avendo ottemperato agli obblighi dichiarativi per gli anni 2019 e 2020, l’amministratore di una società sportiva di Vimercate indebitamente beneficiaria di circa 6mila euro.

Ulteriori percettori sono stati invece sanzionati solo amministrativamente non ravvisandosi profili di responsabilità penale, con segnalazione all’Agenzia delle Entrate ai fini delle iniziative di recupero dei contributi non spettanti. Sono invece 2 i soggetti deferiti per ipotesi di indebito ottenimento ed utilizzo di finanziamenti bancari assistiti da garanzia per complessivi 77mila euro, posto che le corrispondenti domande di ammissione all’agevolazione sono state presentate con autocertificazioni non regolari. Tra questi, il legale rappresentante dell'attività commerciale giussanese - peraltro destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia emesso dal prefetto di Monza e della Brianza - che avrebbe indebitamente percepito 70 mila euro, per la presenza, nel nucleo familiare di un socio di maggioranza, di un condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, nonché il titolare di una ditta individuale di Mezzago operante nel settore dell’amministrazione di condomini e della gestioni di immobili che avrebbe indebitamente percepito 7mila euro indicando nella domanda ricavi superiori a quelli realmente contabilizzati col fine di ottenere un maggior finanziamento. Inoltre un libero professionista di Briosco, percettore di fondo di garanzia da 15mila euro, è stato segnalato alla Mediocredito Centrale avendo in parte destinato le risorse beneficiate a finalità personali.