DARIO CRIPPA
Cronaca

Fine serata di minacce e violenza: "Dammi i soldi o ti spacco la testa"

Arrestato un 17enne armato di bottiglia: in via Carlo Alberto aveva aggredito un altro ragazzo con calci e pugni

Fine serata di minacce e violenza: "Dammi i soldi o ti spacco la testa"

Arrestato un 17enne armato di bottiglia: in via Carlo Alberto aveva aggredito un altro ragazzo con calci e pugni

"Se non mi dai 5 euro te la rompo in resta". L’aggressore ha solo 17 anni e una bottiglia di vetro in mano, la vittima ne ha 19 e si ritrova qualche sera fa per terra in via Carlo Alberto, nel cuore del centro storico. Alle 22 circa gli agenti della Squadra Volanti della Questura di polizia di Monza intervengono dopo aver ricevuto una richiesta di soccorso da parte di un giovane italiano che racconta di essere stato appena aggredito. Un ragazzo lo aveva aggredito, prima minacciandolo con una bottiglia e successivamente scaraventandolo al suolo e colpendolo violentemente con calci e pugni su tutto il corpo. Nel corso del racconto, la vittima indica un gruppo di giovani poco distanti, fornendo dettagliatamente le descrizioni dell’aggressore. Immediatamente gli agenti raggiungelono il gruppo, distante poche decine di metri, e fermano il ragazzo segnalato. Si ricostruisce che la vittima pochi istanti prima, mentre si trovava in compagnia di un amico, era stata avvicinata dal ragazzino che in un primo momento aveva chiesto una moneta da 2 euro e una sigaretta. Al suo rifiuto, il 17enne aveva però iniziato a urlare frasi minacciose e, dopo l’ennesimo rifiuto alle sue richieste, lo aveva minacciato con una bottiglia di birra in vetro urlando e mimando il gesto di colpirlo alla testa, per poi scagliarsi con rabbia su di lui, colpendolo ripetutamente con calci e pugni, anche dopo averlo scaraventato al suolo.

La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale, non riportando tuttavia giorni di prognosi, mentre il minorenne è stato arrestato per tentata rapina aggravata e portato al centro di prima accoglienza del carcere minorile di Milano. Dopo il processo per direttissima, è stato mandato agli arresti domiciliari.