Fallito per colpa dello Stato: mobilitazione per Bramini contro lo sfratto

Attese trecento persone. L’imprenditore monzese fallito a causa dello Stato, che non gli paga 4 milioni di euro di crediti, rischia di dover abbandonare la sua casa

Sergio Bramini (Radaelli)

Sergio Bramini (Radaelli)

Monza, 16 aprile 2018 - Dubbi sull’efficacia dell’immunità parlamentare e la proposta di fare slittare lo sfratto di 45 giorni. Ma Sergio Bramini non molla e oggi è pronto a contrastare l’arrivo della forza pubblica con un’opposizione passiva. L’imprenditore monzese fallito a causa dello Stato, che non gli paga 4 milioni di euro di crediti, rischia di dover abbandonare la sua villa di via Sant’Albino 22 valutata 2 milioni di euro, che il Tribunale fallimentare di Monza vuole invece vendere all’asta giudiziaria per poco più di 400mila euro. Nonostante il senatore grillino Gianmarco Corbetta abbia preso domicilio a casa di Bramini per sfruttare l’immunità parlamentare.

«Il prefetto mi ha chiamato dicendo che l’immunità parlamentare non è valida in caso di esecuzione forzata – dice Sergio Bramini – e mi ha proposto di firmare un documento in cui accetto di lasciare la mia casa tra 45 giorni. Ma un legale mi ha detto che l’immunità parlamentare è sancita dalla Costituzione ed è più forte della legge sulle esecuzioni. Vedremo, comunque io non firmo niente, non sottoscrivo un impegno peraltro solo per una questione di ordine pubblico. Io dalla mia casa non mi muovo. Come da tempo ripeto si sta commettendo un atto illegale. Sono pronto a fare opposizione passiva». Confermato il presidio pacifico alle 13 davanti all’abitazione di Bramini, presenti politici e gente comune. Attese 300 persone.

«La situazione è piuttosto delicata. In queste ore sono in corso contatti con le autorità preposte allo sfratto e mi risulta che sia stato investito della vicenda anche l’ufficio legale del Senato – dichiara il senatore Corbetta –. Il mio non vuole essere un gesto ostile nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine chiamate ad eseguire lo sgombero. Voglio offrire una via d’uscita legale da una brutta situazione che, ne sono certo, non piace a nessuna delle parti in causa e uno spunto di riflessione sull’inefficacia dei pagamenti dello Stato».