Monza, un'imprenditrice: "Ecco come mi sono salvata dai debiti di Equitalia"

La donna ha ottenuto uno sconto di oltre il 70%

CARTELLE La donna si è rivolta all’Unione artigiani

CARTELLE La donna si è rivolta all’Unione artigiani

Monza, 23 giugno 2018 - «Mi sono indebitata per colpa delle scelte economiche sbagliate del mio ex compagno, che lavorava con me. Ma la ditta individuale era intestata a me e per colpa dei debiti non potevo più neanche aprire un conto corrente». Ora l’incubo è finito per una 50enne brianzola che, grazie alla Legge sul Sovraindebitamento, ha sottoscritto al Tribunale di Monza un accordo con l’Agenzia delle Entrate per pagare 60mila euro e chiudere un debito di 220mila con uno sconto di oltre il 70 per cento. La donna, vessata per anni da una pesante situazione debitoria con Equitalia, è riuscita a risolvere definitivamente i propri problemi economici e a riacquistare così un ruolo attivo nella società. A far ricorso per lei alla legge 3/2012 e ottenere il provvedimento di riduzione del debito del Tribunale di Monza è stato l’avvocato Pasquale Lacalandra, specializzato in diritto fallimentare e crisi da sovraindebitamento, esperto dell’Unione Artigiani di Milano e Monza e Brianza, che è riuscito a fare ottenere alla debitrice, titolare di una ditta individuale ormai chiusa da anni, un accordo approvato dalla stessa Agenzia delle Entrate e garantito finanziariamente dal padre della debitrice e da una associazione antiusura.

«Nei primi anni Duemila avevo un negozio artigianale di generi alimentari, ma ho dovuto chiudere per i debiti accumulati dal mio ex compagno e non potevo più aprire alcuna attività a mio nome - racconta la 50enne -. Da allora per lavorare ho fatto di tutto, ho lavorato come dipendente in vari settori. Ma la vedevo dura perché non potevo più intestarmi niente ed è stato anche psicologicamente devastante». È stato suo padre a venire a sapere della Legge sul Sovraindebitamento che poi l’ha portata a contattare l’avvocato Lacalandra e a firmare l’accordo al Tribunale di Monza. «La strada è ancora lunga per cancellare il debito, ma almeno inizio a guardare con fiducia al mio futuro - continua la 50enne brianzola, che ora si dichiara una single convinta e felice -. E non solo perché potrò venire riabilitata ma anche perché non potevo più fare niente, comprare un’auto, o una vacanza. A me è andata bene perché il giudice mi ha ascoltata e ha capito la mia situazione, ma credo di non essere l’unica a cui è successa questa cosa. È importante fare capire anche ad altri che non bisogna vergognarsi pensando di essere stati degli ingenui, ma avere la forza di spiegare come si è arrivati a certe situazioni».