Desio, baby gang scatenate in parrocchia

Raid vandalici in oratorio e scontri tra bande. Don Giusseppe: un’emergenza, un fenomeno preoccupante soprattutto perché hanno tra i 14 e i 16 anni

Un'aggressione

Un'aggressione

Desio (Monza e Brianza), 15 febbraio 2019 - "Una situazione anomala, un’emergenza, un fenomeno preoccupante". Don Giuseppe Corbari non è tranquillo. La parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Desio, da qualche mese, si sente letteralmente sotto assedio. Da parte di scatenate baby gang. Con l’identica finalità di creare scompiglio dentro e fuori dalle strutture parrocchiali. Ma anche in competizione tra di loro, "come se lottassero per marcare il territorio", dice il sacerdote, che con l’intera comunità – e l’azione forte dei carabinieri – sta cercando di porre un argine alla piaga.

"Il tutto è iniziato nel luglio scorso – racconta – e fino ad oggi è stata una escalation. Durante l’estate hanno cominciato a ritrovarsi qui davanti gruppi di ragazzini in gran parte sconosciuti nel quartiere. Già quando l’oratorio era chiuso hanno causato i primi problemi. Poi a settembre quando l’oratorio ha riaperto la situazione è peggiorata".

Le bande hanno fatto irruzione nei campi sportivi, nel bar, nel cortile, creando un clima di maleducazione, tensione e intimidazione. Ma anche veri e propri vandalismi e raid. "Parliamo non di quattro o cinque ma sono arrivati ad essere anche in quaranta – sottolinea Don Giuseppe -, provenienti da altre zone di Desio e pure da Comuni limitrofi. Senza nessuna regola, fanno un po’ quello che vogliono: sputi, bestemmie, rifiuti in giro, provocazioni contro gli adulti. Hanno danneggiato e anche bruciato con l’accendino i calcio balilla e il ping pong. Hanno cercato di impadronirsi del campo di calcio nuovo, tanto che siamo stati costretti a chiuderlo". Di fronte all’emergenza – del resto non nuova, perchè anche altri oratori della Brianza ci sono passati – il sacerdote ha provato anzitutto la via del dialogo. Invano.

"Non ha avuto nessun effetto – ammette – allora abbiamo coinvolto gli assistenti sociali del Comune, i dirigenti scolastici della zona. Ci sono stati esposti al Sindaco. Infine, abbiamo chiamato i carabinieri". I militari della stazione di Desio e quelli della Radiomobile sono intervenuti più volte. E hanno iniziato anche una serie di passaggi preventivi, tanto che negli ultimissimi giorni la situazione sembra migliorata. Hanno identificato circa 20 ragazzini tra i 14 e i 16 anni.

"Settimana scorsa abbiamo chiuso l’oratorio per cinque giorni proprio per cercare di tenere lontani questi ragazzi scatenati – prosegue il parroco – e domenica alla Messa ho detto chiaramente come è la situazione, per informare la comunità. È una situazione anomala, di emergenza, inutile nasconderlo. Sono entrati anche più volte in chiesa, quando era vuota, in cerca di qualcosa. Preoccupa il numero dei protagonisti, la frequenza dei casi, soprattutto la loro età: hanno atteggiamenti di una tale spavalderia ben oltre i limiti della loro età". Atteggiamenti da baby “ras” del quartiere, "con gruppi diversi che appaiono in competizione tra di loro: da qui anche la rissa verso fine anno, quando mi hanno detto di circa 40 adolescenti che si sono picchiati sul piazzale". La parrocchia ha pensato di assumere un “educatore di strada” per cercare di tenerli a bada. Ma la sfida è complessa.