Dalla bioplastica ai fiori, San Valentino si festeggia tra i banchi

Scuola sempre più simile a un’azienda, quanto a competenze. All’istituto Mapelli si sta completando il caseificio: con fondi Pnrr e...

Dalla bioplastica ai fiori, San Valentino si festeggia tra i banchi

Dalla bioplastica ai fiori, San Valentino si festeggia tra i banchi

Scuola sempre più simile a un’azienda, quanto a competenze. All’istituto Mapelli si sta completando il caseificio: con fondi Pnrr e fondi regionali è arrivata l’apparecchiatura polivalente per produrre tutti i tipi di formaggi, teneri e duri.

Arriveranno a breve le celle frigorifere per la conservazione del latte. Tanti gli stimoli offerti ai ragazzi, per appassionarli allo studio. Per San Valentino i ragazzi stanno preparando per le loro compagne i fiori in appositi vasetti a forma di cuore, in bioplastica, prodotta a scuola da amido di mais e guscio d’uovo: le piantine crescono e poi vengono interrate direttamente, con il loro vasetto naturale che diventa nutrimento per la pianta. Si presentano disposte in vezzosi set di stampini rosa, a loro volta a forma di cuore, un regalo curioso fra addetti ai lavori. Con la professoressa Lucia Silvestri i ragazzi del triennio hanno a disposizione un laboratorio di produzione animale e biotecnologia agraria, per studiare l’anatomia degli animali, con sezionamento al microscopio. I ragazzi di quata e quinta studiano batteri e funghi al microscopio e poi vengono portati in viaggio d’istruzione ad Alba, in un allevamento di cani da tartufo, studiando il prodotto nel laboratorio sensoriale. Per conoscere gli animali, si va alla Fiera Agricola i Verona o a Caserta in un allevamento di bufale; poi a Sorrento, presso il leader mondiale nella produzione del limoncello, o in Franciacorta, presso prestigiose cantine. "Cerchiamo di stimolare i ragazzi – fa osservare la professoressa Silvestri – con una didattica sempre più vissuta e accattivante". Con la Rete giardini storici italiani e Università Bicocca, al Parco e ai giardini della Villa Reale è stata avviata un’attività di riconoscimento essenze autoctone. A marzo due giornate di studio. Ogni studente verrà aiutato a creare il suo erbario, come approfondimento per l’esame di Stato.

C.B.