Dà fuoco alla moglie ma lei si salva

Incredibile ferocia, arrestato un ucraino di 40 anni: era fuggito dopo aver lasciato la donna tra le fiamme

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di Alessandro Crisafulli

Ha dato letteralmente fuoco alla moglie, rischiando di bruciarla viva. Solo per miracolo la donna è riuscita a salvarsi. Un vero e proprio raptus di follia, quello che l’altra sera ha fatto perdere la testa a un 40enne ucraino residente a Limbiate. Facendo finire la donna al Niguarda, con ustioni in varie parti del corpo, per fortuna lievi. Il motivo? La gelosia, secondo i primi accertamenti delle forze dell’ordine. Che ha scatenato un litigio furibondo che stava per concludersi in tragedia. I carabinieri della locale Stazione sono intervenuti a seguito di una chiamata giunta alla centrale operativa di Desio da parte del figlio maggiorenne della coppia. Il quale, terrorizzato dal comportamento furibondo del padre, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. I militari, di fronte all’appello disperato del ragazzo, non hanno esitato un attimo a precipitarsi a sirene spiegate verso l’abitazione alla periferia della città.

L’uomo, un 40 enne di nazionalità ucraina, incensurato e da anni residente a Limbiate, al termine di una lite con la moglie si è procurato una tanica di benzina per darle fuoco. Prima ha gettato il liquido infiammabile addosso al corpo della donna, che stava cercando di difendersi in qualche modo nel piccolo bagno dell’appartamento, e poi ha provocato l’innesco con un accendino. Quindi, è fuggito, mentre la moglie era in fiamme, al volante della sua autovettura. La pronta reazione della malcapitata – che si è immediatamente disfatta degli indumenti già travolti dalle fiamme – ha evitato il peggio. La vittima infatti è stata trasportata in codice verde dal 118 all’ospedale Niguarda di Milano, riportando delle lievi ustioni ed escoriazioni sulla schiena. Le fiamme che nel frattempo avevano avvolto la lavatrice presente in bagno sono state spente dagli stessi militari dell’Arma e dai vigili del fuoco di Desio. Incessanti e immediate le ricerche da parte dei carabinieri che nel giro di poco tempo sono riusciti a rintracciare l’uomo e a trasportarlo in caserma, dove poi è stato dichiarato in stato di arresto e trasferito dietro le sbarre del carcere con l’accusa di maltrattamenti, su disposizione del Pm della Procura della Repubblica di Milano. La donna guarirà in pochi giorni dalle lesioni, ci vorranno invece sicuramente mesi, se non anni, per riuscire a cancellare almeno in parte la paura per quanto subìto da parte della persona che amava.

E altrettanto difficile sarà per il figlio dimenticare i drammatici minuti vissuti a casa. L’ennesimo dramma famigliare, che solo per poco non si è trasformato in una morte terribile da parte di una donna.