Falsa tragedia nel naufragio della Costa Concordia, condannato l'avvocato Canzona

Il Tribunale di Monza gli ha inflitto la pena di 6 mesi per la truffa scoperta da Striscia la Notizia

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Monza, 22 Ottobre 2018 - Sei mesi di reclusione per la falsa tragedia dell'aborto nel naufragio della Costa Concordia portata in tv. E' la condanna inflitta dal giudice del Tribunale di Monza Simona Caronni per truffa all'avvocato romano Giacinto Canzona, salito alla ribalta delle cronache per una serie di falsi scoop. A processo la vicenda della falsa coppia che raccontava in tv di avere perso il bambino che la ragazza aveva in grembo a causa del naufragio della Costa Concordia nel 2012. L'imputato aveva assoldato una ragazza di Cassago nel Lecchese e un ragazzo di Roma ad impersonare la coppietta per registrare una puntata di Pomeriggio Cinque presentato da Federica Panicucci. Un'intervista in studio che poi non era andata in onda perchè Striscia la Notizia aveva scoperto il raggiro.

I due figuranti erano coimputati per truffa e la ragazza anche per sostituzione di persona per avere firmato la liberatoria per l'intervista al programma televisivo di Canale 5 con il nome della donna che doveva sostituire, su indicazione di Canzona. Ma il giudice li ha assolti, condannando Giacinto Canzona ad un risarcimento dei danni alla ragazza, a sua volta raggirata dall'avvocato. La pubblica accusa aveva invece chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati a 8 mesi di reclusione.