Corsa contro il tempo per salvare la Fan Zone

L’Autodromo: "Ci sono cose che non dipendono da noi, abbiamo fiducia". Il sindaco PIlotto: "I nostri tecnici sono pronti, ma la situazione è complessa"

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di Marco Galvani

Caso FanZone, il tempo sta per scadere. Nemmeno ieri dal Tribunale è arrivata una decisione sul destino del luna park dei motori al Roccolo. Il cantiere (appena abbozzato) resta sotto sequestro. Il parere favorevole della Conferenza dei servizi riunita in tempi record per provare a salvare la festa per la Formula Uno e per i 100 anni dell’autodromo non è evidentemente bastato a velocizzare e, soprattutto, sbloccare una situazione che si trascina dal 12 agosto, quando la denuncia sui social dell’avvio dei lavori aveva innescato una serie di controlli che avevano portato ai sigilli.

E a una corsa contro il tempo che, alla vigilia della settimana del Gran premio d’Italia, ancora non si sa dove porterà. Venerdì dall’autodromo è stata inviata alla Procura tutta la nuova documentazione aggiornata con l’ok di Soprintendenza, Parco Valle Lambro, Provincia e Consorzio Villa Reale e Parco al progetto dell’area di divertimento nei 40mila metri quadrati del Roccolo e delle tribune provvisorie aggiuntive montate per aumentare la capienza del circuito (tribune che, comunque, non sono sotto sequestro). Il pm avrebbe comunque comunque confermato la linea del rigore davanti a presunte violazioni edilizie, urbanistiche e paesaggistiche, ma l’ultima parola spetta al Gip. Quello inizialmente individuato avrebbe dovuto rinunciare perché già coinvolto nel procedimento al Tribunale del Riesame, quindi l’udienza per una decisione definitiva è rimandata a domani. Speranza e prudenza la linea del presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani: "La FanZone nasce dall’esigenza del nuovo corso della Formula Uno che vuole offrire attività interattive, divertimento e un luogo in cui avvicinare i ragazzi al mondo dei motori. Sono convinto che riusciremo a fare comunque bella figura". Anche se sulla certezza della FanZone sceglie la linea della cautela, anche per rispetto verso chi deve decidere: "Se si farà non lo so".

Certo è che "non vorrei delure la Formula Uno. Purtroppo ci sono cose che dipendono da noi e altre, come questa, che non dipendono più dalle nostre azioni. Attendiamo con fiducia". Il piano B? "Solo se salta il piano A". Nell’ipotesi peggiore, l’alternativa sarebbe allestire tre aree divertimento in tre punti attorno al paddock, ma con installazioni che non richiedano permessi urbanistici per cui servirebbe tempo. Di tempo ne è rimasto pochissimo. Giovedì l’autodromo comincerà a popolarsi di tifosi e tutto dev’essere pronto. "I nostri tecnici sono pronti a correre il più in fretta possibile – assicura il sindaco Paolo Pilotto (nella foto sotto) –, ma la situazione è complessa. Non nascondo che mi preoccupa il fatto che il Tribunale, confermando il sequestro, abbia già dato l’autorizzazione a smantellare quello che è già stato posizionato al Roccolo. In ogni caso lunedì confidiamo in un esito positivo".