Coronavirus, troppi in fila alle Poste: operazioni dai tabaccai

Il sindacalista Traina: "Moltissime richieste possono essere evase online" Il presidente dei tabaccai Gandolfi: "Il 99% dei bollettini pagabile in negozio"

Silvio Gandolfi, presidente dei Tabaccai di Monza e Brianza

Silvio Gandolfi, presidente dei Tabaccai di Monza e Brianza

Monza, 8 aprile 2020 - «All’esterno degli Uffici postali ci sono attualmente ancora troppi assembramenti, troppa gente ammassata che sta in fila. E questo è un problema grave. Soprattutto nei giorni “caldi”, di scadenze importanti, la fila chiediamo possa essere governata dalle forze dell’ordine, altrimenti rischiamo situazioni di tensione e pericolo, in particolare al momento della chiusura, quando ancora le persone in attesa sono molte". Vincenzo Traina, responsabile del Settore Poste Monza e Brianza per la Cgil, non nasconde le preoccupazione dei postini e degli addetti agli sportelli.

Certo, "prendiamo atto che l’azienda si è adoperata per l’installazione di pannelli in plexiglas negli uffici cosiddetti Layout, per tenere operativi gli uffici ancora vecchio stile come quelli di San Fruttuoso e Triante dove i dipendenti sono dietro al vetro blindato, per sanificare gli uffici e per attivare le nuove procedure di consegna che autorizza i postini a firmare al posto del cliente (avvisandolo preventivamente) raccomandate, assicurate, pacchi e atti giudiziari - fa il punto Traina -, ma rimarchiamo, purtroppo, che le carenze di dispositivi protettivi si è fatta sentire. Le mascherine, i guanti e i prodotti igienizzanti vengono distribuiti alla spicciolata".

In più, la paura e le difficoltà di molti dipendenti a gestire i figli a casa nell’ultimo mese hanno drasticamente ridotto l’organico operativo degli uffici postali e del servizio di consegna della corrispondenza brianzoli: tra ferie, malattie, congedi parentali e legge 104, "abbiamo registrato un calo delle presenze che oscilla tra il 30 e il 40%", il punto del Sindacato lavoratori comunicazione della Cgil.

Senza dimenticare il fatto che "spesso si assiste a code agli sportelli per operazioni che non sono indispensabili (bollettini in scadenza a fine aprile, richieste di un semplice estratto conto, chiusura conti, acquisto Postepay) – aggiunge Traina –. Sono davvero poche le operazioni che devono essere portate a termine in questo momento, in ogni caso potrebbero essere espletate anche online". O comunque anche nelle tabaccherie. Perché in base a un accordo della categoria con Poste Italiane, "oggi il 99% dei bollettini possono essere pagati da noi con ogni modalità – chiarisce Silvio Gandolfi, presidente dei Tabaccai di Monza e Brianza –. E ancora possiamo ricaricare PostePay o le schede telefoniche". In questi giorni circa il 25% dei tabaccai a Monza città è chiuso, ma "una sessantina di attività sono regolarmente aperte e, in un certo senso, potremmo vederla come se ci fossero sessanta uffici postali in più operativi".