BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Casa di comunità, niente soldi. Bertolaso: tocca al Comune pagare

Per l’assessore regionale progetto e realizzazione dei servizi all’ex asilo devono essere a carico della città. Ma il sindaco è fiducioso: "I tempi sono certi, la rinascita del complesso sarà messa a fuoco in sei mesi".

Casa di comunità, niente soldi. Bertolaso: tocca al Comune pagare

Casa di comunità, niente soldi. Bertolaso: tocca al Comune pagare

Guido Bertolaso congela la Casa di comunità di Arcore: "Progetto e realizzazione spettano al Comune, noi non abbiamo soldi". Dopo cinque mesi l’assessore regionale al Welfare risponde all’interrogazione del Pd sul futuro dell’ex asilo San Giuseppe che nella sua seconda vita dovrebbe accogliere specialisti, pazienti e servizi sociali.

Il sindaco Maurizio Bono non è affatto preoccupato e spiega: "Neanche noi abbiamo ancora messo un euro a bilancio per la struttura, ma solo perché stiamo quantificando l’esatto ammontare dell’investimento. Questo non significa che l’intervento non sia prioritario. Non c’è stallo, ma, al contrario, grande fermento, con Pirellone, Asst e Ats abbiamo avviato il tavolo che dovrà mettere a fuoco il piano complessivo, cioè cosa ci sarà all’interno della Casa, e le cifre esatte a carico di ciascuno. Credo che l’assessore intendesse dire questo".

"Arcore – aggiunge il primo cittadino – non era inserita fra le case da realizzare con fondi in arrivo dal Pnrr, quando fu steso l’elenco la scuola materna non era ancora di proprietà del Municipio. Semmai, erano i nostri predecessori a parlare di un progetto in mancanza della base: lo stabile che era ancora privato e che noi abbiamo comprato, dopo il nostro arrivo. E adesso siamo al lavoro su un programma ambizioso, unico sul territorio". "Qui, per la prima volta avremo un solo blocco socio-sanitario, a noi non spetterà l’acquisto di arredi, né l’onere di assumere medici, compiti in carico ad Asst e quindi alla Regione, ma copriremo i costi del capitolo ‘sociale’. Quanti siano esattamente verrà stabilito dalla cabina di regia condivisa. I cittadini avranno a disposizione qualcosa di diverso nel panorama classico dell’offerta per salute e welfare, i servizi sociali traslocheranno al San Giuseppe".

Tutto per garantire "un percorso completo". L’annuncio della svolta era arrivato un mese fa, fra le ipotesi al vaglio c’è che l’ex asilo ospiti "prelievi e vaccinazioni, continuità assistenziale, ambulatori specialistici, promozione della salute, consultori, servizi sociali comunali". Amministrazioni e aziende sanitarie dovranno dosare il mix giusto "e gli importi che servono a tradurlo in realtà".

"I tempi sono certi, la rinascita del complesso di via Tomaselli – è l’impegno – sarà messa a fuoco in sei mesi".