Cane rischia la vita: medici denunciati

Il padrone si è rivolto all’ordine dei veterinari: attesa troppo lunga in un pronto soccorso

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Un’attesa lunga, troppo, in un pronto soccorso. Tanto da mettere a rischio la salute e, forse, la vita del paziente. Malasanità (veterinaria)? Ne è convinto Luca Bonadonna, imprenditore di Seregno. Con la sua Athena, un American Pitbull Terrier di 2 anni, che ha rischiato grosso. Per fortuna, superando la situazione critica. Quanto successo, presso un pronto soccorso veterinario in Brianza, però, non è andato giù al padrone, che ha fatto un esposto all’ordine dei veterinari di Milano. Per altro senza ottenere risposta.

"Erano le 23.30 e ha iniziato a tremare - racconta Bonadonna -. Era calda. Ho chiamato un ospedale veterinario in zona, mi paventano una infezione da mastite o una patologia post-gravidanza, e mi precipito da loro". Il proprietario arriva, preoccupato: "Mi trovo davanti un altro cane che aveva fratturato una zampa, non certo in pericolo di vita. Nella sala ci sono anche due dottoresse: mi ribadiscono che devo aspettare. L’altro cane continua ad abbaiare e ha comportamenti aggressivi. Una dottoressa chiede che uno aspetti fuori. Non ci sto, perché il mio cane tremava come una foglia. Nessuna delle due si degna di guardare Athena per fare un triage e comprendere l’eventuale gravità e urgenza". Dopo 45 minuti di rabbia e angoscia, "mi dicono che potrei aspettare ancora una, due, tre ore. Dicono che potevo iniziare a fornirgli i miei dati come cliente. Significa che erano disponibili ma che la loro priorità era quella di prendere i dati del cliente e non la salute del cane in pericolo". L’uomo perde la pazienza e scappa in una altra clinica, a Monza. "Dove in cinque minuti, nonostante altri 8 cani ricoverati, viene fatta la visita, la diagnosi di infezione da mastite, e poi la cura. Se avessimo aspettato il cane avrebbe corso il pericolo di morte. Ho segnalato quanto accaduto affinchè quanto verificatosi non riaccada ad altri cani".

Alessandro Crisafulli