A Monza il talent del pallone per sognare il calcio che conta

Il premio una settimana di allenamento con i professionisti del Monza. I giudici tre campioni come Daniele Massaro, Evaristo Beccalossi e Enzo Gambaro

La premiazione del miglior portiere

La premiazione del miglior portiere

Monza, 15 luglio 2018  – Circa 40 ragazzi  arrivati a Monza, da ogni angolo d’Italia, con un sogno nel cuore. Quello di mettere in mostra le proprie qualità calcistiche e riuscire a toccare con mano il mondo dei professionisti.Un sogno che, grazie a #Watc, due di loro potranno realizzare. Allenandosi per una settimana con il Monza. Si è chiusa venerdì la prima edizione del talent nato e cresciuto qui in Brianza per conquistare l’intera Penisola. Un’idea firmata da Giuseppe Bua, leggenda del calcio a 5 in Lombardia con i suoi oltre 500 gol, e sostenuta da Nicola Ravarini, imprenditore.

La finalissima ha visto i giovani talenti divisi in due squadre «Gillette» e «Joma», due main sponsor dell’evento, insieme a Gatorade, sfidarsi allo storico Sada. I ragazzi - provenienti da Catania, Palermo, Foggia, Frosinone, Firenze, Verona, Napoli, L’Aquila, Torino, Cuneo - selezionati tramite il web, dove avevano inviato il loro video-provino calcistico, hanno dato il meglio. Nonostante il caldo asfissiante. Sotto lo sguardo attento di una giuria di ex top player come Daniele Massaro, Evaristo Beccalossi e Enzo Gambaro (nella prima fase avevano partecipato anche il procuratore Claudio Pasqualin e la show girl Federica Fontana). "Mesi di duro lavoro e di grandi investimenti economici – commenta Bua, mente e anima del talent –. Sacrifici che hanno pesato anche sul tempo tolto alla vita privata, ma la soddisfazione legata all’esito della finale ha in un solo giorno ripagato tutto lo sforzo fatto. Trentasei storie da raccontare: avrebbero dovuto vincere tutti e per me è come se lo avessero fatto".

Sono partiti  tutti a loro spese, per accarezzare quel pensiero fisso di «diventare qualcuno». La partita ha visto grandi impegno, sei gol e tanti applausi, da famigliari, amici, parenti e semplici curiosi accorsi in tribuna. "Vorrei avere la bacchetta magica e poter muovere la palla, per far felice mio figlio", commenta una mamma, che si è sobbarcata centinaia di chilometri, durante la partita. "Complimenti a tutti per l’impegno, la passione e quanto dimostrato in campo – il commento dei tre giurati – e due o tre ragazzi hanno fatto vedere un talento davvero interessante". "Un progetto il nostro – sottolinea Bua, che con Nicola Ravarini, Cristina Fidone, Fabio Penati e Roberto Gasperi ha coordinato il tutto – che vuole aprire un nuovo corso per la storia del calcio italiano e europeo. Due perfetti sconosciuti calciatori dilettanti che tentano il grande salto tra i professionisti e si alleneranno una settimana con il calcio Monza".

E dal 1 ottobre partirà la seconda edizione, con finale a giugno 2019. "Ringraziamo tutti coloro che hanno dato una mano, compresi Laura Colombo di Brianza Per il Cuore, il presidente del Monza Nicola Colombo e il direttore della Fiamma Monza Gaetano Galbiati".