Calci e pugni alla giovane e moglie per una telefonata: arrestato

L'uomo, 48enne peruviano, deve rispondete di maltrattamenti e lesioni personali aggravate

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Arcore (Monza Brianza), 21 ottobre 2019 - Un 48enne di origini peruviane, regolarmente residente ad Arcore, è stato arrestato ieri sera a Milano dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie di 25 anni. A far scattare la furia dell'uomo verso la donna, anche lei di origini peruviane, è stata una telefonata che la ragazza ha ricevuto dalla madre, ma che il marito credeva invece fosse da parte di uomo.

Dopo averla bloccata contro un cancello in via Inganni l'uomo ha iniziato a colpirla con calci e pugni, al volto e alle gambe, continuando ad accanirsi anche quando era a terra. Ad avvisare le forze dell'ordine sono stati tre residenti della zona che hanno visto la scena e sentito le urla della donna. Quando i carabinieri di San Cristoforo e del Nucleo operativo Magenta sono arrivati sul posto, hanno fermato l'uomo, che stava cercando di fuggire. La donna, secondo quanto riferito, è stata vittima di un'escalation di violenze e minacce (anche con un coltello) che sarebbero iniziate già ai tempi del fidanzamento, nel 2017, e poi proseguite anche dopo il matrimonio. A settembre la 25enne, dopo l'ennesima aggressione, si era rifugiata a casa dalla zia, a Milano: in quell'occasione erano intervenuti i carabinieri, ma la ragazza non aveva formalmente denunciato il marito ed era rientrata a casa.

Lo scorso 18 ottobre era tornata nuovamente dalla zia e all'ennesima telefonata del marito ha deciso di incontrarlo. I due hanno hanno trascorso il pomeriggio insieme, poi è arrivata la telefonata che ha accecato l'uomo di gelosia. La giovane è stata portata al Policlinico in codice giallo, il 48enne al carcere di San Vittore.