Anna Mancuso: fondamentali madre e suocera

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Anna Mancuso, architetta, nel settore pubblico nell’ufficio Igiene edilizia ha visto trasformarsi Usl, Ussl, Asl e attuale Ats. Si è sempre divisa tra lavoro, cura del figlio Stefano e attività di volontariato, come fondatrice e promotrice dell’associazione Salute donna, fondata nel 1994, dopo essere stata colpita da carcinoma mammario. Da lì è nato il desiderio di aiutare tutte le donne con malattia oncologica. Ha anche un incarico in Tribunale, come consulente per le perizie edilizie. "Il mio lavoro – racconta – dà il sostentamento a me e alla mia famiglia. Non ho mai fatto concorsi per diventare dirigente. Per me, oltre al lavoro è importante l’attività di volontariato e avere del tempo per me e per la mia famiglia. Certo, quando mio figlio era piccolo è stato fondamentale l’aiuto di mia mamma e di mia suocera. La famiglia ha un valore inestimabile nella gestione dei figli, dal punto di vita pratico ed educativo. Chi non ha aiuti è in difficoltà". Per Anna si tratta di fare delle scelte: chi sceglie di di fare carriera, uomo o donna che sia, si può scordare la famiglia: il lavoro diventa un legame totalizzante, soprattutto nel privato, ma anche nel pubblico.

Per il resto gli incarichi pubblici sono molto spesso ricoperti da figure femminili e gli stipendi sono stabiliti da bando di concorso, perciò non esiste la sperequazione che si avverte nel settore privato. Anna ricorda poi di tutte le volte che per tenere con sè il suo bambino, lo portava agli eventi di Salute donna: "Al lavoro non era possibile – ricorda – ma durante le attività dell’associazione Stefano veniva spesso con me e le mie amiche volontarie si improvvisavano baby sitter. Sono contenta di quello che ho fatto, nel lavoro, nel volontariato e nella vita privata, non rimpiango nulla: si lavora per vivere e non si vive per lavorare".

C.B.