Accademia Pizzaut a Monza, c'è la firma: apertura il 2 aprile 2023

Dopo Cassina de’ Pecchi, arriva il secondo ristorante-pizzeria in Italia gestito da persone autistiche. Avrà anche due alloggi per sperimentare la vita in autonomia

Nico Acampora con alcuni ragazzi di PizzAut

Nico Acampora con alcuni ragazzi di PizzAut

Monza - "Pizzaut a Monza è sempre più vicina e se non ci saranno intoppi il taglio del nastro è fissato il 2 aprile 2023, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo". Ad annunciarlo Nico Acampora, il muggiorese che ha dato vita al progetto del primo ristorante-pizzeria in Italia gestito da persone autistiche. "Ho firmato...ho trattenuto il fiato, ho chiuso gli occhi...e poi ho firmato", ha annunciato emozionato: ufficialmente affidato l'incarico per ristrutturare ed arredare il nuovo PizzAut di Monza. 

Dopo il locale di Cassina de’ Pecchi adesso si avvicina anche quello di Monza che sorgerà nell’area dell’Energy Spring Park. Un locale dove ci saranno 350 coperti, e un ampio parcheggio con oltre 600 posti, una pizzeria grande 1.200 metri quadrati dove lavoreranno 25 ragazzi autistici. "Saranno formati sempre all’interno del ristorante dove verrà realizzata un’accademia, in una cucina di oltre 200 metri quadrati", spiega Acampora. Nico – educatore per professione ma prima ancora papà di Leo, bambino autistico – conosce molto bene i talenti e i limiti delle persone con autismo e ha investito nell’organizzazione di una cucina, una pizzeria e una sala a misura di persona con questo tipo di disabilità. Piccoli accorgimenti che, spesso impercettibili ai clienti, sono fondamentali per far lavorare tranquillamente i ragazzi (per esempio l’organizzazione dei tavoli, i mobili che quando vengono chiusi non fanno rumore, luci non troppo potenti…).

"Grazie al lavoro a questi giovani vengono garantite dignità, competenza e speranza di un futuro migliore". Il progetto monzese, oltre all’attività prettamente lavorativa e formativa, ha anche un risvolto sociale. "Nel plesso di 1.200 metri quadrati costruiremo anche due alloggi che verranno utilizzati dai ragazzi per sperimentare l’autonomia. Una sorta di palestra per imparare a vivere da soli". Adesso un appello alla generosità dei brianzoli: "Mi auguro che attraverso la campagna natalizia dei panettoni e del progetto dei 100 mattoni rivolta agli imprenditori si riescano a raccogliere tutti i fondi necessari per realizzare quello che, ormai, non è più un sogno".