A teatro contro le truffe Il dialetto aiuta gli anziani

Originale campagna del Comune per combattere l’odioso fenomeno. Spettacoli dal vivo racconteranno i raggiri e insegneranno come difendersi.

A teatro contro le truffe  Il dialetto aiuta gli anziani

A teatro contro le truffe Il dialetto aiuta gli anziani

di Barbara Calderola

Il bando della Regione contro le truffe agli anziani è stato la scintilla, Arcore sceglie il palco e pièce in dialetto per insegnare ai nonni a difendersi dagli imbroglioni. Il progetto decisamente originale ha incassato 10mila euro dal Pirellone, in campo le tre compagnie di casa, Artisthis, Quadrifoglio e Labirinto, forze dell’ordine, psicologi e legali che a fine spettacolo approfondiranno il tema con il pubblico. "Portiamo in scena storie vere per imparare a reagire", spiega il sindaco Maurizio Bono. Lui è del mestiere, di professione è avvocato penalista e ne vede tante ogni giorno "così abbiamo deciso di declinare la battaglia sociale in modo efficace grazie a un linguaggio familiare per arrivare al maggior numero di personale possibile".

Il consigliere delegato al Teatro Marcello Renzella ha organizzato tutto. La prima sarà il 26 maggio nella piazzetta di Cascina del Bruno con due sketch, “Aprite è un’emergenza” (alle 19) e “Meglio soli che male accompagnati” (alle 21.30). "Il tema è molto delicato - dice Bono - gli spettacoli hanno una funzione educativa, ma sono anche un incentivo alla denuncia e a non sentirsi i soli finiti in trappola: spesso questi episodi sono accompagnati da un profondo senso di vergogna che vogliamo cancellare. Il messaggio è chiaro: può capitare a tutti". Il copione tratto dalla realtà "ci aiuterà a ricostruire situazioni quotidiane e a trasferire alla platea quel senso di veridicità che vuole essere un promemoria con parole e gesti che qualcuno potrebbe davvero pronunciare al citofono, o sullo zerbino di casa. Un modo per prevenire". "Impariamo a difenderci dai malintenzionati", riassume Renzella. Il secondo appuntamento sarà l’11 giugno all’auditorium don Oldani, sul palco altri due casi, “L’apparenza inganna” e “Ma il principe chi l’ha visto?”; il 15 luglio all’auditorium don Sironi sarà la volta di “Ho investito qualcuno!!!” e “Mi saluti tanto sua figlia”, gran finale l’11 novembre con la simulazione di un processo per truffa a “over”. "Abbiamo scelto il registro dei Legnanesi perché ci sembra quello che risponde meglio alla necessità di essere chiari - sottolineano sindaco e consigliere -. L’idea ci è venuta dopo gli incontri al centro anziani con i carabinieri".