A Monza apre Manzoni16, un Caffè letterario dal cuore pop

Promosso dall’Agenzia Generali con il Comune per ospitare progetti, eventi e mostre. C’è anche una sala congressi

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di Marco Galvani

Nel Settecento Pietro Verri fondò una rivista illuminista per far uscire la cultura dall’élite.

Decise di chiamarla “Il Caffè” perché – disse – "tutt’i discorsi degni da registrarsi son nati in una bottega di Caffè".

In quei luoghi dove scrittori, poeti, artisti e intellettuali amavano ritrovarsi.

Oggi a Monza nasce una versione moderna di quei ‘salotti’, ma con quello stesso spirito, quella stessa filosofia verso una cultura pop.

Questo è Manzoni16, uno spazio eventi nel cuore della città che l’Agenzia Generali di Monza insieme con il Comune per ospitare progetti culturali e incontri su arte, cultura e tematiche sociali.

Un bistrot gestito dal Saint Georges Premier che oltre a "rinnovare la partecipazione attiva alla vita della città, vuole contribuire allo sviluppo culturale, economico e sociale", le parole di Filippo Buelli, agente Generali. Il tutto immersi nell’arte: ogni anno saranno ospitate tre mostre dedicate ad altrettanti artisti del panorama nazionale e internazionale. "A ognuno di essi sarà assegnato un tema sul quale sviluppare il proprio lavoro e creare un progetto specifico - racconta Ruggero Montrasio di Montrasio Arte -.

Le esposizioni temporanee saranno arricchite da esperienze artistiche interattive per rendere la visita unica e memorabile". Le prime opere sono foto, collage, lightbox e ricostruzioni con la ceramica che Gian Luca Bianco ha realizzato partendo dall’Umbria, dalle Marche e dall’Abruzzo post terremoto.

Le prossime esposizioni saranno dedicate a Giovanna Silva con le foto artistiche degli edifici di pregio di Monza e ad Antonio Ottomanelli e alle sue interviste alle coppie che hanno ingrandito la famiglia durante il lockdown.

"Siamo orgogliosi di patrocinare questa iniziativa che mette a disposizione del territorio un nuovo spazio multifunzionale, un luogo di relazione, di aggregazione e di educazione, ma anche un posto dove instaurare percorsi di crescita personale attraverso l’arte e la cultura – il commento dell’assessore alla Cultura Massimiliano Longo -. Tanto che abbiamo già previsto di realizzare qui alcuni appuntamenti di Monza in Acquarello e del Photofestival".

Lo spazio mette a disposizione della città anche "una sala congressi tecnologicamente all’avanguardia - aggiunge Fabrizio Rasero di Generali - che può ospitare fino a 90 persone" e che ha già un calendario di appuntamenti, dall’intelligenza artificiale e cyber security alla navigazione familiare su internet, dalla previdenza alla chiacchierata con il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi fino a laboratori per bambini.