
Miuccia Prada e Patrizio Bertelli
Con Miuccia Prada la moda va oltre il capo che sfila e diventa una conversazione interessante sul senso del cambiamento. Cambiamento nello stile di vita, nella quotidianità, nel modo di pensare e nel modo di vestire. Così la sfilata è spunto di riflessione, è qualcosa di più di una immagine, è il distillato, la sintesi del pensiero di Miuccia, Raf Simons (con cui è coppia creativa) dell'archistar Rem Koolhaas e dello stilista Marc Jacobs sul senso della inevitabile "trasmutazione", di un cambiamento cioè molto inteso e quasi spirituale che avviene in ognuno di noi.
"Piano piano qualche desiderio in più è montato" racconta Miuccia Prada online, mentre Raf Simons spiega che "il desiderio non è solo quello di ballare o uscire, ma di liberare il corpo e condividere con altri". Una condivisione che passa anche e soprattutto per l’unione di maschile e femminile: somigliano a quelli di lui i cappotti dalle forme over, ma sono tempestati di paillette giganti, così come richiamano quelli della collezione uomo i maxi bomber e i parka, ma ingentiliti e portati con i nuovi stivali dalla zeppa sagomata e geometrica.
Cambiamento come stile di vita
"Una libertà fisica che diventa libertà di uso, con la voglia - spiega Miuccia Prada - di introdurre l’eleganza nella realtà e viceversa". Così ciò che è ornamentale può diventare funzionale e ciò che è pragmatico può diventare decorativo: se i cappotti sartoriali si accendono di colori vivaci o di paillettes, gli abiti da sera diventano pratiche tute, mentre la forma rettilinea e semplice del ‘wrap’ diventa il punto di partenza per nuovi capispalla, in re-nylon e jacquard, finta pelliccia e paillettes.
Come ha detto Marc Jacobs, che ha partecipato al talk post sfilata insieme a Rem Koolhaas e altri: "l’essenza del marchio è la signora Prada, ogni suo gesto".
"In questa collezione - spiega lei - abbiamo giocato con l’idea di classico, sovvertendolo, trasmutandolo. Il bomber-wrap, un wrap con le maniche di una giacca bomber, ne è la perfetta evocazione. Spesso, semplicemente attraverso nuovi materiali, un taglio o un contesto diverso, qualcosa di ovvio, eterno, normale può trasformarsi con un semplice gesto. Questo - conclude - è ciò che amo veramente della moda".
"Trasmutazione, trasfigurazione - le fa eco Simons - Ci intriga l’idea fondamentale ed essenziale del cambiamento. Ed è affascinante perché è un’idea così vasta che può essere applicata a moltissime cose".