
Paolo Maldini (LaPresse)
Milano, 3 giugno 2019 - Prima Maldini, poi la Uefa, Giampaolo e il mercato in uscita. Il mese di giugno porta una nuova ventata rivoluzionaria in casa Milan. L’ennesima, visto che da tre anni il club vive roventi estati di passione. Intanto oggi dovrebbe arrivare il sì di Paolo Maldini: la proposta arrivata lunedì scorso da Gazidis è stata valutata con attenzione dall’ex capitano, che diventerebbe il nuovo direttore tecnico al posto del dimissionario Leonardo. Le sensazioni sono positive, visto soprattutto che da parte di Gazidis sono arrivate concessioni alle sue richieste. Nel dettaglio, oltre a rinforzi per la rosa, anche l’ok per l’arruolamento di Angelo Carbone e Costacurta: il primo al posto diMario Beretta a capo del settore giovanile, il secondo come club manager, ruolo vacante dall’addio di Abbiati.
Come direttore sportivo verrà promosso Moncada, responsabile dell’area scout. Sul fronte allenatore, l’arrivo di Maldini porterebbe in dote quello di Giampaolo. Con lui potrebbero sbarcare in rossonero anche Andersen e Praet, difensore e centrocampista della sua più recente Sampdoria, ma soprattutto una nuova filosofia di lavoro: il tecnico di Bellinzona arriva con un paio di anni di ritardo (primi contatti nel 2016) e alla guida di una squadra che difficilmente competerà per i primi posti. L’obiettivo di Gazidis ed Elliott non è indebolire la rosa, ma rendere il Milan società economicamente sostenibile e tecnicamente futuribile. E Giampaolo ha già dimostrato di saper allenare i giovani. Fuori dal campo, lontano dalle questioni interne, la diatriba con la Uefa. A giorni è attesa la sentenza della Camera Giudicante e il Milan, essendo recidivo per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario, rischia seriamente l’esclusione dall’Europa League (possibile ripescato il Torino), ma non è da scartare nessun’altra ipotesi: una nuova multa o limitazioni al mercato. Di certo, dopo i limiti per il triennio 2014-2017, ora c’è da discutere su quelli 2015-2018. Per il Milan fondamentale capire come portare nelle casse i 50 milioni di plusvalenza richiesti dalla Uefa: Donnarumma e Suso indiziati a partire.