
Gattuso
Milano, 22 febbraio 2019 - Tre gare nove punti per l’allungo Champions. Torna in campo stasera il Milan, che a San Siro riceve l’Empoli (ore 20.30) con la consapevolezza che tre vittorie tra stasera e le due successive gare con Sassuolo e Chievo permetterebbe ai rossoneri di presentarsi al derby del 17 marzo contro l’Inter in una posizione di forza: «Da parte mia c’è grande preoccupazione - ammonisce Gattuso -, partite facili in questo campionato non esistono. Spero che la gara non venga sottovalutata». Preoccupazione, dunque; ma anche voglia di mantenere l’asticella alta contro avversari sulla carta piu deboli: «Il bivio è dare continuità a quello che stiamo facendo, è lo step che dobbiamo superare» ha proseguito l’allenatore calabrese, chiamando ancora una volta la squadra a seguirlo e compiere un ulteriore passo in avanti. Perché all’andata, con Cagliari, Atalanta ed Empoli, arrivarono solo tre pari, ai quali seguirono due vittorie contro Sassuolo e Chievo.
Questa volta il copione dovrà essere diverso, perché l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare: «La squadra è giovane, può crescere ancora tantissimo - precisa ancora Gattuso - Higuain? Quello di oggi è il Milan di tutti». La squadra è pressoché fatta, con l’unico avvicendamento tra lo squalificato Suso e Castillejo. Rientrato Strinic tra i convocati, per Zapata bisognerà aspettare ancora una settimana. Anche se a tenere banco, persino in un momento positivo come questo, è sempre il quesito legato al suo futuro sulla panchina del Milan: «Oggi viviamo in un calcio diverso, non si può programmare nulla - precisa ancora il tecnico rossonero - con Leo e Paolo siamo in buone mani, hanno dimostrato come si muovono sul mercato, hanno preso due giocatori importantissimi come Piatek e Paquetà. Le discussioni ogni tanto ci stanno, si discute in famiglia, figurati se non si può discutere nel lavoro».