Milano, 15 settemnbre 2018 - Ben 223 giorni d’astinenza dal gol. È questo il lasso di tempo che separa Suso dalla sua ultima marcatura in rossonero: tanto, troppo per un giocatore che dovrebbe essere un faro trainante della squadra di Gattuso. Ora, però, per lo spagnolo la concreta possibilità di ritornare a vestire i panni dell’eroe: perché domani sera, alla Sardegna Arena, tutti gli occhi saranno puntati su Higuain, ma è chiaro che dovranno essere lo stesso Suso e Calhanoglu ad innescare le giocate del Pipita. L’ultimo gol di Suso in maglia rossonera data 4 febbraio 2018: fu la rete del momentaneo 0-1 in casa dell’Udinese, sfida poi conclusa sull’1-1. Un gol da cineteca, forse la prodezza più bella da quando è al Milan. Il digiuno, però, ora dura da troppo tempo e Gattuso spera in un moto d’orgoglio dello spagnolo: vero che l’ex Liverpool ha sempre dato un grande contributo alla causa rossonera, chiudendo la scorsa stagione con dieci assist; ma visto anche l’infortunio alla caviglia di Cutrone, il ritrovare la sua vena realizzata diventa condizione essenziale per questo Milan. Lo stesso Suso, su Instagram, ha cercato di caricare i suoi e se stesso; daMilanello, dove le formazioni rossonere hanno posato per le foto ufficiali di squadra, ha rilanciato: «Nuova maglia, stesso numero, nuovo sorriso, stessi colori, una idea: riportare il Milan in alto».
Le sei reti dello scorso anno, però, non sono sufficienti e anche il rendimento non è stato all’altezza: perché cinque arrivarono nelle prime dodici giornate, salvo poi vedere l’ultima nella già citata gara del 4 febbraio in casa dell’Udinese. I precedenti contro i sardi dello spagnolo, però, lasciano ben sperare: nelle precedenti quattro sfide in Sardegna con il laterale iberico in campo, infatti, il Milan ha ottenuto tre successi e una sola sconfitta. E fu proprio Suso a decidere la gara di San Siro della passata stagione, in calendario alla seconda giornata: 2-1 finale, con gol dello spagnolo. Nella seduta di allenamento di ieri, intanto, Gattuso ha mischiato le carte, provando Musacchio al fianco di Romagnoli. A sinistra ballottaggio tra Rodriguez e Laxalt, con quest’ultimo che potrebbe essere l’unica novità di formazione: «Higuain? Gli attaccanti vivono per il gol, ma nell’ultima partita ha fatto un grande assist, ha fatto un grande lavoro in entrambe le partite», le parole dell’ex Genoa.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro