GIULIO MOLA e ALICE NIDASIO
Inter

Inter, la società dura contro Icardi: "Nessuno gli ha mai detto di restare"

Nelle settimane scorse il giocatore ha rifiutato tutte le possibili destinazioni

Mauro Icardi

Milano, 27 agosto 2019 - Si tiene stretto quella maglia Mauro Icardi, una “virtualissima” numero 7. Se la tiene stretta in silenziosa solitudine, mentre in testa gli frullano pensieri e tentazioni. Solo lui conosce il suo futuro, ma non tutti credono che davvero l’argentino possa mandare al macero una carriera restando fermo per un anno, per capriccio in risposta alla decisione della dirigenza che tre mesi fa gli disse chiaramente «Tu non rientri più nei nostri progetti». Marotta e Ausilio erano fiduciosi di riuscire a cederlo prima dell’inizio del campionato e invece Maurito è ancora lì, ieri nemmeno allo stadio per l’esordio contro il Lecce. Se sarà coerente col suo pensiero, dunque, passerà molte domeniche in tribuna (o sul divano di casa), sopportando fischi e insulti di chi (e sono tanti) non lo ama più. Per Conte non c’è alcun elemento di disturbo e la sua presenza non turba l’ambiente. Al più l’ex numero 9 può risultare sgradito. O peggio, essere ignorato. E si sa, l’indifferenza è il modo peggiore per ferire qualcuno. Ma lui non si arrende. Ha detto «no, grazie» prima al Napoli e poi al Monaco, e comunicato alla moglie-agente Wanda Nara che non intende muoversi.

«La Juventus non ha mai parlato con Mauro, mai. Ha parlato con me ma non è che io possa mettergli una pistola alla tempia - ha ribadito lady Icardi dai soliti salotti televisivi -. Lui vuole restare, la società paga lo stipendio ed è libera di decidere se utilizzarlo, così come lo è il calciatore nel decidere dove giocare». Ecco, è proprio questo il punto: da mesi l’Inter è ostaggio dei giochetti verbali, delle allusioni e dei doppi sensi della signora Wanda, che di responsabilità in tutta la vicenda ne ha parecchie. «Abbiamo recepito queste dichiarazioni con fastidio – dice stizzito l’ad Marotta nel pre partita – e smentisco nel modo più assoluto che qualche dirigente abbia invitato Icardi a restare. La strategia è una, condivisa da tutti, e con questa andremo avanti sino alla fine». Tutto ciò evidenzia le difficoltà del club nel gestire (sin da febbraio, se non prima) una situazione diventata nel tempo esplosiva. Insopportabile. Ma c’è ancora una settimana di tempo per capire cosa intende fare Mauro da grande e c’è da credere che Marotta sarebbe ben felice di accogliere Dybala spedendolo alla Juve (ipotesi che fa mugugnare qualche tifoso). Già, perché i due argentini sono i grandi scontenti del primo turno di campionato: uno nemmeno nella lista dei convocati, l’altro in panchina un po’ a sorpresa. E siccome il bianconero sa bene che al momento non esiste alcuna trattativa aperta che lo riguardi, ma solo un interessamento dell’Inter, è possibile che Paulo decida di mandare segnali a Marotta e sbloccare un’operazione finora imprigionata in una bolla teorica. Anche perché, a questo punto, converrebbe a tutti.