
Luciano Spalletti e Mauro Icardi, un rapporto non sempre facile (NewPress)
Milano, 24 aprile 2019 - Un posto per due, ma non più di quello. Tra Luciano Spalletti e Mauro Icardi almeno uno sembra destinato a lasciare l'universo nerazzurro. Gli obiettivi comuni e non (il traguardo Champions per entrambi, una rincorsa alla convocazione in Coppa America per il giocatore) hanno portato alla firma della tregua, ma cominciare una nuova stagione tra un allenatore e un giocatore da oltre 5 milioni d'ingaggio che sono da tempo ai ferri corti non è una buona base per lavorare. La differenza nella situazione dei due è che per Maurito si può cercare un acquirente, per il tecnico no. Bisognerebbe scegliere la via dell'esonero, pagare una buonuscita e un nuovo ingaggio al suo successore.
Le ragioni del bilancio spingono per un addio del giocatore, sebbene Wanda Nara abbia fatto intendere che lei e il marito non si nuoveranno (“Siamo a Milano e ci rimaniamo. Sono sicura al 100%. Abbiamo anche rinnovato l'iscrizione a scuola ai bambini”, ha detto ieri a Striscia la Notizia). Questa è l'intenzione, in effetti: rispettare il contratto, difficilmente sedersi per parlare di rinnovo perché oggi non ci sono le condizioni ambientali per farlo. Per altri due anni l'argentino è garantito da un accordo tanto quanto lo è il club. L'esplosione di Lautaro Martinez complica un po' i piani in questo senso. Il connazionale e amico di Icardi è diventato il titolare della squadra nel ruolo di punta centrale, ha il gradimento del tecnico e non ci sono alle viste cambi di modulo che possano favorire un impiego in contemporanea, se non a partita in corso.
Sabato prossimo c'è Inter-Juventus, sfida che solitamente porta bene all'ex capitano, più volte in gol contro la Signora sia in maglia blucerchiata che nerazzurra. Ripetersi vorrebbe dire ritrovare un gol che su azione manca da più di un girone, da Roma-Inter 2-2 del 2 dicembre. Su rigore ha segnato il 4 aprile, Genoa-Inter 0-4, ma il bottino resta comunque magro: ad oggi è il peggiore score stagionale dal 2013-2014, quando segnò solo nove reti ma giocò molto meno a causa di un infortunio (22 partite). Anche per questo non è facile, nonostante le voci che arrivano da Spagna, Francia e Inghilterra, mai confermate con una vera e propria offerta, trovare qualcuno che metta sul piatto almeno 70 milioni di euro.