Lukaku-Inter, la Curva Nord non perdona: "Nessuno lo accolga con le sciarpe degli ultras"

La frangia più calda dei tifosi nerazzurri non ha dimenticato il "tradimento" di un anno fa: nessuna contestazione, ma nemmeno i petali di rosa

Romelu Lukaku manda baci al pubblico

Romelu Lukaku manda baci al pubblico

Romelu Lukaku vede casa. Ormai manca solo l'annuncio ufficiale: il centravanti belga torna all'Inter in prestito per un anno. Se da parte del calciatore è chiaro da tempo il forte desiderio di tornare a vestire il nerazzurro, il contesto che probabilmente l'ha visto esprimersi al suo massimo livello in carriera, tanto da convincere il Chelsea di Roman Abramovich a strappare un assegno da 115 milioni per portarlo all'ombra del Big Ben, l'amore incodizionato dei tifosi interisti è  meno scontato di quanto si possa credere.

Meno di un anno fa infatti, il popolo nerazzurro non accettò di buon grado l'addio di Big Rom, arrivato in un momento di grande instabilità societaria ed incertezza economica, tanto da far nascere una contestazione: "Non conta chi con la pioggia scappa, conta chi nella tempesta resta. Ciao Romelu", questo lo striscione che campeggiò fuori da San Siro all'indomani della cessione di Lukaku. Allo striscione, seguì anche la rimozione dei due murales (uno che ritraeva il testa a testa con Ibrahimovic, e l'altro in cui era rappresentato con una corona in testa) dedicati proprio al gigante belga. 

Oggi infatti, la Curva Nord, la frangia più calda dei tifosi nerazzurri, ha pubblicato un post su Instagram in cui venivano dettate le "linee guida" sull'atteggiamento da tenere nei confronti del giocatore. "Essendo molto probabile il ritorno di Lukaku all'Inter ci sono da mettere in chiaro alcuni punti: la Curva Nord sostiene l'Inter e non farà alcuna contestazione al giocatore (nonostante il comportamento dell'estate scorsa); posto ciò nessuno deve andare ad accoglierlo con sciarpe o vessilli della Curva o dei gruppi che la compongono; tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore. È stato sostenuto (e trattato) come un Re, ora è uno come tanti. Sia altresì chiaro a tutti che non tiferemo mai contro Lukaku se indosserà nuovamente la maglia dell'Inter. Invitiamo comunque tutti gli interisti a non cadere nel tranello opposto, quello di correre subito a sbavargli dietro. Oltre ad un chiaro aspetto emozionale istintivo, fare finta che niente sia successo, altro non farebbe che dare una ulteriore accelerata a quel processo oramai in atto da anni finalizzato a renderci tutti ebeti e supini consumatori. Abbiamo preso atto del tradimento di Lukaku e ci siamo rimasti malissimo. Ad un calciatore queste cose col tempo si possono anche perdonare, ma rimangono. Ora Romelu palla lunga e pedalare".

 

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