Fedez e il concerto (sold-out) a San Siro con J-Ax: "Un cerchio che si chiude"

Il rapper milanese prima dello show coronamento di "Comunisti col Rolex": "Senza questo disco non avrei mai conosciuto la mia futura moglie e non sarei qui a scrivere di fianco a mio figlio"

Fedez (Instragram)

Fedez (Instragram)

Milano, 30 maggio 2018 - Venerdì 1 giugno a San Siro andrà in scena lo show "La Finale", del duo da record J-Ax e Fedez. L'evento allo stadio Meazza (sold out per l'occasione) avrà un palco centrale a 360 gradi, per abbracciare tutto il pubblico. Nel corso del live i due cantanti milanesi ripercorreranno le loro carriere con i brani più significativi, tratti dal proprio repertorio solista e dall'ultimo successo discografico scritto a quattro mani, "Comunisti col Rolex". Un traguardo importante per Fedez: sarà il più giovane artista italiano mai salito sul palco del Meazza. 

"Molti di voi non conoscono la mia storia e magari si sono abituati a vedermi come uno dei tanti privilegiati che vive alienato dalla normalità, a volte fa bene anche a me ricordare da dove sono partito, guardarsi indietro può essere terapeutico - ha scritto in un post sui social il rapper da poco diventato papà del piccolo Leone -. Ricordo i miei primi videoclip girati in garage e le notti passate ad imparare i rudimenti del montaggio video per evitare di spendere soldi che allora non c’erano. Ricordo Penisola che non c’è, un disco che affrontava tematiche sociali. La mia sfida era rendere interessanti delle canzoni con dei contenuti di attualità e quel disco prodotto con 500 euro è il motivo per il quale oggi la musica è diventata il mio lavoro". 

"Ricordo il mio primo concerto al Leoncavallo (storico centro sociale milanese) davanti a 5 mila persone che fu la mia prima grande rivincita, prima di allora non fui mai preso seriamente in considerazione - prosegue il rapper -. Ricordo il mio primo disco da venduto, un album che ricevette offerte da tutte le grandi major italiane ma io decisi di mettere in free download per ripagare i fan dell’affetto ricevuto Ricordo Sig. Brainwash, il mio primo album sotto major. Uscì con mesi di ritardo rispetto all’uscita programmata per la fottuta paura di fallire. Ricordo le recensioni che mi stroncavano e mi additavano come una moda passeggera. Ricordo Pop-Hoolista, un disco che volente o nolente mi ha portato ad espormi anche politicamente, cosa da sempre sconsigliata per un artista. Un’interrogazione parlamentare e un’accusa per Vilipendio, scontri con politici ed alte cariche dello Stato. Un gioco che a tratti si è rivelato più grande di me e mio malgrado mi ha reso più cinico e realista, più di quanto già non fossi. Poi è arrivato Comunisti Col Rolex un disco che doveva alleggerire il peso delle aspettative sia per me che per Ax. Senza questo disco non avrei mai conosciuto la mia futura moglie e non sarei qui a scrivere questo papiro di fianco a mio figlio. Tutto questo per dirvi che oggi è un giorno speciale, il nostro concerto allo Stadio San Siro è ufficialmente Sold Out e per me è come un cerchio che si chiude. Venerdì 75mila persone vedranno l’emozione di un ragazzo che ancora stenta a credere che tutto questo sia vero. Grazie".

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