Milano, Sala: "Non lascio la poltrona a Salvini". La replica: "E' sindaco a tempo"

Botta e risposta tra il primo cittadino e il ministro dell'Interno riguardo le prossime elezioni amministrative nel capoluogo lombardo

Beppe Sala e Matteo Salvini

Beppe Sala e Matteo Salvini

Milano, 8 aprile 2019 - "A Salvini non lascio la poltrona. Lui propone solo una ninna nanna irrealistica. Fa bene a mettere gli occhi su Milano perchè è tanta roba in questo momento storico e ha un'immagine positiva. Ma io non farò un passo indietro". Queste le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a 24Mattino su Radio 24, rispondendo alla domanda sulle attenzioni del ministro dell'Interno e leader della Lega sulla futura campagna elettorale per il prossimo primo cittadino di Milano.

"Da Salvini mi divide profondamente l'idea della società - ha aggiunto Sala -. Io sono per una società aperta che fa fatica nell'integrare, che si prende i suoi rischi ma dalla valorizzazione delle differenze tira fuori un modello vincente. Salvini propone una ninna nanna collettiva e dice: 'vi metto sicuri, ma stiamo belli chiuse'. È una ninna nanna che non è realistica. I milanesi devono riflettere se continuare a fare fatica e a promuovere un modello aperto o se hanno nostalgia di una città chiusa e che parla a se stessa. È una differenza politica profondissima, la parola ai milanesi". Poi, ha sottolineato: "L'incontro oggi a Milano dei sovranisti europei organizzato da Matteo Salvini non mi pare che sia qualcosa che c'entri con la mentalità milanese, che alla fine ognuno può dire la sua ma non penso che Milano debba dare altre dimostrazioni di volere essere una città aperta".  "Secondo me non è il tema del giorno, è una delle tante cose che fa Salvini, non è una questione cui stanno a pensare i milanesi e la città - ha spiegato - bisogna pensare a questo, a chi ha dato valore alla città, a chi si occupa di welfare da 20 anni".

Immediata la replica di Matteo Salvini: "Milano è dei milanesi, non di Giuseppe Sala".  Il segretario della Lega prima ha ironizzato sul commento di Sala alle sue "ninne nanne irrealistiche" dicendo che le ninne nanne sono "belle" poi, seriamente, ha criticato la "concezione padronale" che il primo cittadino ha della città. "È il sindaco momentaneamente - ha aggiunto -. Non decide Sala per i milanesi, decideranno i milanesi".

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