Milano, al via il Consiglio dei Ministri dell'Osce: focus su sicurezza e focolai crisi

Una due giorni che chiude la presidenza di turno italiana dell'organizzazione internazionale con sede a Vienna

Osce a Milano

Osce a Milano

Milano, 6 dicembre 2018 - Oggi e domani, venerdì 7 dicembre, si tiene a Milano la 25ma riunione ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). All'evento, che chiude la presidenza di turno italiana dell'organizzazione internazionale con sede a Vienna, partecipano i ministri degli Esteri dei 57 Stati membri e degli 11 Paesi partner (6 mediterranei: Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Marocco, Tunisia; 5 asiatici: Afghanistan, Australia, Corea del Sud, Giappone, Thailandia) dell'Organizzazione e costituisce il suo massimo consesso decisionale. Vi partecipano oltre 1400 delegati e circa 80 Ong. 

Padrone di casa il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, che questa mattina ha accolto i colleghi stranieri, tra cui l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini, il russo Serghei Lavrov e l'ucraino Pavlo Klimkin che oggi hanno incontri bilaterali con il capo della diplomazia europea. Fra i temi principali che saranno trattati nel corso e a margine del Consiglio il rafforzamento della dimensione mediterranea della sicurezza e dell'azione dell'Osce nella gestione globale delle migrazioni, la crisi in Ucraina e il conflitto nel Donbass, i conflitti protratti in Nagorno-Karabakh e Georgia e il processo di regolazione del conflitto in Transnistria.

I lavori si sono aperti con la sessione plenaria, dove gli occhi saranno puntati proprio sui capi delegazione di Russia e Ucraina. La nuova escalation in Crimea farà da sfondo alla due giorni di incontri. Ieri c'è già stato un incontro a livello lavorativo tra i tecnici delle delegazioni russa e ucraina, con la mediazione Osce. Nell'ambito delle competenze dell' Osce ricade la gestione delle principali crisi che rimangono aperte oggi in Europa: in particolare, l'Ucraina e il conflitto nel Donbass e i cosiddetti "conflitti protratti" in Nagorno-Karabakh, Georgia e Transnistria. Per quanto riguarda il dossier ucraino, l'Osce ha osservatori solo nell'est ucraino, in Donbas, nelle regioni separatiste filo-russe, ma non in Crimea, teatro del nuovo braccio di ferro con Mosca. La ministeriale sarà occasione anche di capire se la penisola ucraina annessa illegalmente dalla Russia nel 2014, andrà trattata da oggi in poi come zona di conflitto attivo oppure lo scontro militare avvenuto a fine novembre tar russi e ucraini nel mare di Azov rimarra' solo un incidente isolato.

La presidenza italiana ha inoltre voluto centrare l'attenzione anche sulle sfide e sulle opportunità provenienti dal Mediterraneo, incluse le migrazioni.  Nell'adempimento dei suoi compiti, la presidenza italiana è stata coadiuvata dalla presidenza uscente (austriaca) e dalla presidenza designata per il 2019 (slovacca). Le tre presidenze formano insieme la "Troika dell'Osce". Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha ricevuto alla Farnesina il segretario generale dell'Osce, Thomas Greminger. Il colloquio è stato occasione per uno scambio di vedute sulla preparazione, le priorità e gli obiettivi della ministeriale di Milano: Moavero ha in particolare sottolineato le opportunità derivanti dal rafforzamento del dialogo e della collaborazione con i paesi della sponda sud del Mediterraneo. Come riportato da una nota stampa diffusa dopo l'incontro, infatti, la sicurezza nel Mediterraneo è per l'Osce altrettanto importante, oltre che complementare, rispetto alla sicurezza della vasta regione "da Vancouver a Vladivostok", coperta dall'Organizzazione. 

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