Eurolega, l'Olimpia sconfitta a Berlino: crollo da -20

Ultimo posto e classifica impietosa. L'assenza di un playmaker si fa sentire e tramontano i sogni playoff

Hines e Hall in azione contro Lammers

Hines e Hall in azione contro Lammers

Berlino (Germania) - Ultimo posto. La classifica è impietosa, ma forse è giusto così. Perchè se nella partita che dovrebbe segnare la ripartenza, quella che si aspetta da 15 giorni per confermare i progressi fatti, quella che giochi contro una squadra ultima in classifica, quel che proponi è un pesantissimo -20, allora forse è davvero giusto che la classifica dica questo. La mancanza di un playmaker è sempre più lampante e non sembra che se ne possa uscire puntando solo sulle proprie forze. Parte da qui l'enorme montagna da scalare per l'Olimpia  Milano che annega ancora nei soliti problemi di questa stagione. E da questo vengono poi a galla tutti gli altri problemi tra giocatori fuori ruolo e altri in un "loop" negativo che non sembra avere un fondo impallidendo di fronte a carriere che parlano di altri valori. I momenti in cui l'Olimpia spegne la luce ritornano ad essere deleteri, dopo l'illusione di fine 2022, e a questo livello non ce lo si può permettere con l'ennesima partita in cui si toccano a malapena i 60 punti. Così i biancorossi cadono sul campo dell'Alba Berlino 83-63 e ritornano amaramente all'ultimo posto raggiunti proprio dai tedeschi che intascano lo scontro diretto, iniziando a dire addio ai sogni di rimonta playoff. Finiti i 16 punti di Luwawu-Cabarrot, miglior realizzatore, ma senza mai incidere, ancora troppo dipendenti in negativo da un tiro da tre punti che non entra mai (5/26) con la miseria di soli 10 assist di squadra. L'unico momento buono è stato il primo minuto in cui con due schiacciate Melli e Davies sembravano mostrare una faccia diversa (0-4). Il problema è che per 5' sono gli unici canestri dal campo, mentre l'Alba colpisce ripetutamente dall'arco prima scavalcando, poi allungando fino al 33-23.

L'Armani si ridesta con le iniziative di Davies e Baron tornando ad un passo (35-33), ma il finale è deleterio: 10 punti fanno scappare via i tedeschi 45-33 al 20'. L'EA7 prova a rimanere a galla, si schianta contro il corpaccione di Koumadje che influenza tutte le traiettorie (57-47) eppure c'è ancora vita a inizio quarto periodo quando Baron segna due triple per il 62-57 al 33'. Solo che questa Milano non ha la testa per ribaltare una partita di questo tipo senza una guida vera sul parquet che possa prenderla per mano. La risposta è un nuovo 10-0 dell'Alba (72-57), la partita finisce qui. Venerdì 13 c'è anche la partita contro la Zalgiris Kaunas, difficilissima da affrontare a questo punto con il rischio di iniziare già a sbragare nella stagione europea, mentre i lituani arrivano carichi dal successo ottenuto proprio questa sera a Bologna.  

ALBA BERLINO-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 83-63 (20-12; 45-33; 60-51)

BERLINO: Lo 17, Smith 16, Delow 2, Wetzell, Mattisseck, Schneider, Koumadje 4, Thiemann 7, Sikma 8, Lammers 12, Blatt 8, Zoosman 9. All. Gonzalez.  MILANO: Davies 13, Thomas 4, Luwawu-Cabarrot 16, Mitrou-Long, Tonut, Melli 8, Baron 9, Ricci 2, Hall 7, Alviti, Hines 1, Voigtmann 3. All. Messina.

Note: tiri da 2: AB 18/34, MI 16/27; tiri da 3: AB 12/32, MI 5/26; tiri liberi: AB 11/13, MI 16/22; rimbalzi: AB 38 (Lammers 7), MI 34 (Melli 8); assist: AB 19 (Lo 4), MI 10 (Davies 2)

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