Crisi nera Milan: l'infermeria non aiuta e Pioli deve trovare la cura

Lesione di un muscolo rotatore dell’anca sinistra per Tomori, a forte rischio per il derby. Maldini si muove in prima persona per arrivare a Zaniolo

Stefano Pioli

Stefano Pioli

Milano, 25 gennaio 2023 – Dopo la disastrosa sconfitta all’Olimpico contro la Lazio, il Milan si è ritrovato al centro sportivo di Carnago per iniziare la preparazione in vista del match di domenica a San Siro contro il Sassuolo. Silenzio e lavoro, questo il pensiero di Stefano Pioli, primo imputato della profonda crisi che ha colpito i campioni d’Italia in carica, ora a 12 punti dalla capolista Napoli e a sole tre lunghezze di vantaggio sul sesto posto in classifica. Con due obiettivi stagionali sfumati (Coppa Italia e Supercoppa) e altri due ormai solo ipotesi aritmetiche, il quarto posto resta il traguardo da raggiungere. "Il fallimento è difficile da accettare, ma prevale sempre la speranza. State certi che non ci arrenderemo. Lavoreremo per capire i nostri errori e darvi ciò che meritate" le parole di Ismael Bennacer in un suo post su Instagram all'indomani del poker incassato in casa della Lazio. "Grazie per il vostro sostegno costante - ha aggiunto il centrocampista rossonero - Che è ancora più significativo in questi momenti difficili".

Serata da dimenticare

Stefano Pioli nel post-partita ha cercato di analizzare la crisi del Diavolo, palesando preoccupazione e obiettività: "Dobbiamo tornare velocemente a Milanello a lavorare bene, è chiaro che le prestazioni non sono state all’altezza delle nostre possibilità. In questo momento sono tante le cose che non funzionano, dal punto di vista mentale, a quello tattico. Sono qui a parlare perché devo, si dovrebbe stare zitti e lavorare: è un momento delicato, nelle ultime due settimane e mezzo non abbiamo fornito buone prestazioni" le parole del tecnico rossonero, che ha poi ribadito che l'unico modo per uscire dalla crisi è quello di lavorare: "L’approccio è uno dei problemi, non l’unico. Conosco solo un modo per uscirne: lavorare per sviluppare meglio le situazioni che ora ci vedono in difficoltà". Il Milan ha ora unicamente il dovere di reagire ma la sfida ai neroverdi emiliani di domenica non sarà facile, considerato lo stato mentale del gruppo. Anche il direttore tecnico Paolo Maldini ha voluto metterci la faccia: "E' un momento delicato, ma siamo comunque secondi da soli, quindi non è un grande disastro. E siamo agli ottavi di Champions. Dobbiamo ritrovare un po' di serenità. Le ultime 5 partite? Non direi 5... sennò ci mettiamo anche Salerno e quella con la Roma. E' un momento, soprattutto psicologicamente, non buono. Fiducia in Pioli rimasta intatta? Speravo di non sentire questa domanda, ma dico di sì. Dopo quello che è stato detto e stato fatto. Le critiche ci stanno, ma guardiamo anche i fatti. Si esce dalla crisi col lavoro e con un po' di compattezza. La squadra non sta giocando bene, non è in grande condizione psicofisica, ma siamo lì".

 

Tomori&Calabria

In casa Milan, inoltre, piove sul bagnato: gli esami a cui è stato sottoposto Tomori questa mattina hanno evidenziato una lesione di un muscolo rotatore dell’anca sinistra. La situazione verrà rivalutata tra una settimana, anche se pare molto complicata la sua presenza nel derby del 5 febbraio. Per il difensore si tratta del terzo infortunio subìto all'anca in carriera: un primo nel 2019/2020 con il Chelsea, il secondo l'anno scorso con il Milan al muscolo otturatore (uno dei muscoli facenti parte del muscolo rotatore dell'anca) e il terzo quello di ieri subito contro la Lazio. Notizie migliori arrivano, invece, per quanto riguarda altri due difensori: nulla di grave per Calabria, per il quale si tratta solo di una botta al polpaccio, mentre Theo Hernandez da giovedì dovrebbe tornare in gruppo.

Zaniolo

Ecco allora che intervenire sul mercato è diventata una necessità: da capire se l’innesto possibile di Nicolò Zaniolo sia la cura giusta, o semplicemente un palliativo: Paolo Maldini si sta muovendo in prima persona per provare a portarlo a Milanello in questi ultimi giorni di mercato, convinto che il classe ‘99 possa tornare al massimo del suo livello ritrovando condizione e fiducia. Al momento la trattativa con il Milan resta ferma perché l'offerta che i rossoneri metterebbero sul piatto non soddisfa i paletti imposti dalla Roma, che punta a una cessione a titolo definitivo e non si accontenterebbe di un prestito con obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento della Champions da parte dei rossoneri. Il club giallorosso chiede almeno 30 milioni di euro mentre il club di via Aldo Rossi non vorrebbe mettere sul piatto più di 18 milioni più bonus. Il giocatore (ieri tornato ad allenarsi a Trigoria con il resto della squadra) dal canto suo sta spingendo per il trasferimento al Diavolo, e sarebbe disposto a mantenere lo stesso ingaggio attuale (2 milioni di euro circa a fronte dei 3,5 milioni di euro richiesti nelle trattative per il rinnovo con la Roma) pur di trasferirsi a Milanello.

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