Inter, rimonta con D'Ambrosio e Lukaku: 1-3 contro il Cagliari

Sotto di un gol e contro un Cragno insuperabile, i nerazzurri accorciano con Barella e confezionano la vittoria allo scadere

Lukaku esulta dopo il gol

Lukaku esulta dopo il gol

Milano, 13 dicembre 2020 – Voltare pagina e ripartire con una vittoria, mettendosi alle spalle l’eliminazione dalla Champions e dall’Europa League. Per riuscirci, l’Inter deve tornare a casa dalla Sardegna Arena con i tre i punti, missione non facile perché di fronte c’è un Cagliari motivato: alla fine, con una rimonta confezionata in extremis, i nerazzurri battono i sardi 3-1 tenendo viva la corsa scudetto.

LE PAGELLE

Spazio a Eriksen

Conte non può disporre di Vidal e Nainggolan e lancia dal primo minuto il danese lasciando in panchina invece Lautaro Martinez: Eriksen affianca Brozovic e Barella a centrocampo con Sanchez preferito al Toro in attacco. Spazio a Perisic e Darmian sulle corsie esterne con Skriniar-De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic. Di Francesco invece può tornare a contare su Simeone e Nandez, rientrati dopo lo stop forzato per il Covid-19 e i sardi si schierano con un 4-2-3-1 con in difesa il diciannovenne Carboni preferito a Klavan.

Cragno superbo

La partita inizia con 15 minuti di ritardo a causa di un problema tecnico di produzione del match da parte della Lega e dopo il doveroso minuto di silenzio in memoria di Paolo Rossi, l’arbitro Pasqua dà il fischio d’inizio: i padroni di casa pressano subito alto cercando di trovare varchi invitanti ma è dell’Inter la prima vera occasione gol al 9’: prima Lukaku servito in area, salta secco un difensore, incrocia ma respinge Cragno; poi, sugli sviluppi, ci prova Eriksen, ma è ancora l’estremo difensore rossoblù a dire di no. Il portiere di casa si esalta poco dopo ancora con il numero 9 nerazzurro (diagonale da sinistra a incrociare) e sul colpo di testa di Sanchez (centrale e facile preda di Cragno). Il pressing ospite è alto soprattutto con Sanchez che al 23’ affonda il colpo, conclusione da dentro l'area, ma il portiere è insuperabile e anche se la manovra nerazzurra è ordinata e aggressiva il risultato non si sblocca. Alla mezzora abbondante Barella, fermato duro da Rog che non usa certo le buone maniere con l’ex di turno, raccoglie il traversone di Darmian ma sua conclusione esce a lato: nonostante un primo tempo ampiamente dominato dai nerazzurri è il Cagliari a passare in vantaggio allo scadere con il primo vero tiro in porta rossoblù. Sottil incrocia e fulmina Handanovic dopo una serie di rimpalli in area di rigore. Prima del duplice fischio è Perisic a sfiorare il pareggio dopo un minuto mentre Pavoletti si divora il raddoppio a due passi dalla porta al 46’ mancando la deviazione sul tiro-cross di Zappa.

Rimonta

Si torna il campo sull’1-0, risultato finora deciso dal gol di Riccardo Sottil, che diventa il secondo giocatore italiano più giovane ad aver segnato almeno due gol in questo campionato, dopo Tommaso Pobega. Conte opta per Hakimi a posto di uno spento Perisic, e successivamente per Young e Sensi per Darmian ed Eriksen e l’Inter ricomincia a costruire trame offensive prima con Young in percussione, poi con Sanchez (destro dal limite deviato in corner), e infine con Sensi (conclusione di prima intenzione spedita alta). Nulla si smuove e al 71’ Conte mette in campo il fantomatico “piano B” togliendo Darmian per Lautaro Martinez e passando alla difesa a 4: l’assalto nerazzurro trova i suoi frutti al 77’ con Barella che con un destro volante batte Cragno per l’1-1 ma all’82’ Hakimi dà forfait per un problema alla caviglia. Al suo posto entra D’Ambrosio e mai cambio fu più azzeccato perché due minuti il suo ingresso arriva il gol della rimonta interista proprio con l’inzuccata precisa del neo entrato su cross di Barella. 2-1 nerazzurro e se il Cagliari prova a testa a bassa a riacciuffare il pareggio (clamoroso il tap in mancato da Cerri allo scadere), Lukaku sigla il tris superando Cragno in velocità quando il portiere si riversa in area di rigore nerazzurra per sfruttare un corner. Arrivano così tre punti fondamentali per l’Inter per l’unico obiettivo rimasto a Conte e i suoi, Coppa Italia a parte.

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