Galliani chiama Icardi al Monza: "Così resta a Milano"

L’ex ad del Milan gioca con Maurito: un modo per celebrare il suo compleanno numero 75

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Milano, 31 luglio 2019 - Fosse ancora nelle stanze dei bottoni al Milan, per Adriano Galliani sarebbe forse più semplice provare a strappare Mauro Icardi ai colori nerazzurri per mettergli addosso quelli rossoneri. Qualche buon affare con i dirigenti della stessa città lo ha fatto (Coco, Seedorf) e la situazione dell’argentino fa pensare che a mercato chiuso i colori sociali indosso potrebbero essere differenti. Oggi, però, Galliani ha mantenuto la carica di amministratore delegato ma non il club di appartenenza e da dirigente del Monza non può che sognare i servigi del cannoniere interista.

«È l’attaccante che mi intriga di più, sono convinto possa fare molto bene ovunque. Se venisse al Monza non avrebbe neanche il fastidio di spostarsi da Milano», dice ai microfoni di Sport Mediaset nel giorno del suo 75esimo compleanno. Più realisticamente, il Monza deve pensare a quelli che sono gli obiettivi per il prossimo campionato. «Uscire dalla Serie C è un inferno, poi è più facile andare su ma noi abbiamo il dovere di vincere questo campionato, arrivando primi senza andare ai playoff perché pensiamo di avere una squadra molto forte. Non nego la speranza di tornare in Serie A».

Anche se da due anni a questa parte sta respingendo ogni possibile invito a parlare del Milan (particolarmente in relazione a quanto accaduto al momento del passaggio di consegne da Berlusconi a Li) Galliani fa uno strappo alla regola guardando al presente di quella che resta comunque la squadra per cui fa il tifo. «Giampaolo nell’estate del 2016 venne a casa mia perché lo considero un grande maestro di calcio e poi gioca col modulo preferito di Berlusconi che è il 4-3-1-2. Io spingevo per lui, i cinesi spingevano molto per Montella che io stimo e che ho apprezzato, anche perché con lui abbiamo vinto l’ultimo trofeo dell’era Berlusconi. Conte? L’ho corteggiato molto ma non sono mai riuscito ad andare in là col corteggiamento. Anche Sarri è stato molto vicino al Milan e mi è dispiaciuto che non sia venuto». M.T.

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