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Milano, 12 settembre 2022 - Settembre è il vero "inizio" d’anno, il banco di prova non solo per le famiglie che da oggi ripartono con la routine casa-scuola ma anche per le aziende alle prese con il "caro energia".
Maria Porro, direttore marketing e comunicazione nell’azienda di famiglia, la Porro Spa, presidente del Salone del Mobile di Milano, simbolo del design italiano nel mondo, lei rappresenta la nuova generazione nel settore dell’arredo italiano. Come valuta la situazione? "Se non verranno prese subito delle misure importanti per calmierare i costi del “caro gas” gli effetti sul settore del legno arredo si vedranno eccome. Già noi avevamo registrato qualche segnale nel dicembre 2020 con l’aumento dei poliuretani espansi, e poi anche con l’aumento del vetro, alluminio e metalli ma con la guerra in Ucraina si sono aggiunte le difficoltà di reperire materiali come il legno. I nostri fornitori di materie prime sono aziende energivore. Quindi oltre al discorso materie prime ora abbiamo un doppio problema, molte aziende che lavorano per noi sono ferme, penso ai produttori di pannelli di legno o all’arredo bagno, ai produttori di porte e infissi".
Nubi nere per Milano e Lombardia... "Di natura non sono pessimista, non dico così, ma lancio l’allerta. Ripeto. Senza contromisure che aiutino a bloccare il caro energia e diano una prospettiva per il futuro la filiera del legno è a rischio. Noi siamo a valle, in questo momento l’arredamento ha una domanda molto alta. Il Salone del Mobile ha portato degli ottimi frutti, ha aperto nuovi mercati, quindi oggi non c’è una problema della domanda c’è un problema di preservare la produttività delle nostre aziende. I bilanci chiuderanno con i fatturati in aumento ma con margini di guadagno erosi dall’aumento delle materie prime. E noi non vogliamo far ricadere i costi sul consumatore".
Ci sono rischi per il Salone del Mobile? "No, il Salone è stato un acceleratore importante per le aziende, ha aperto nuovi mercati e ciò ha tenuto alta la domanda. Si sta lavorando per aprile 2023 su una dimensione ancora più internazionale. Stiamo facendo un importante lavoro sul concept di Euroluce per rilanciare la Biennale dell’illuminazione. Parallelamente con il Comune di Milano abbiamo avviato un tavolo di confronto per affrontare il problema dell’accoglienza e tenere calmierati i prezzi di hotel e B&B. Sta alla città rispondere".
Prima donna alla guida del Salone del Mobile ma in Italia al vertice le donne sono sempre troppo poche... "Averle è un valore aggiunto (anche in termini di Pil, ndr), credo che la diversa sensibilità femminile porti a nuove soluzioni e visioni. Non amo le quote rosa, credo al merito e ai contenuti per sfondare il “tetto di cristallo“".
Per la prima volta potremmo avere un premier donna, Giorgia Meloni. "Bene, la valuteremo sui risultati, su quello che farà".
Milano, città modello a livello italiano, sta vivendo le sue difficoltà nella ripresa post Covid. Ce la farà? "Ha dato prova nelle situazioni di crisi di trovare delle soluzioni pratiche ma anche creative. Può farcela e deve e anche noi come Salone del Mobile dobbiamo fare in modo che questa città continui a restare attrattiva senza risultare respingente per i ceti medi".
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