No tax area, la Regione accelera: "Una zona franca per chi innova"

Defiscalizzare e incrementare l’attrattività: la manovra del Pirellone

Il Pirellone

Il Pirellone

Milano, 8 febbraio 2017 - Una zona franca per chi investe in ricerca e in innovazione in Lombardia. Un’area zero tasse è l’idea a cui sta lavorando l’assessore regionale a Ricerca e università, Luca Del Gobbo, e che dovrebbe saldarsi con il progetto di costruire a Milano un polo delle scienze della vita nell’area Expo. Un programma che ha la benedizione del governo, ma che il Pirellone vorrebbe rendere più attrattivo offrendo alle aziende innovative che si insediano nell’ex parco dell’Esposizione universale la defiscalizzazione delle imposte statali, regionali e municipali. «Questo - ha spiegato Del Gobbo - è uno degli altri tasselli che stiamo mettendo a punto per far crescere ancora di più le nostre imprese aumentando, allo stesso tempo, il benessere dei nostri cittadini». D’altronde, una «no tax area» è già nelle previsioni della legge «Lombardia è Ricerca e Innovazione», con cui il Pirellone intende sostenere le spese per i ricercatori che entreranno in azienda e della formazione del personale aziendale in università, crea un Foro per Ricerca e Innovazione composto da 10 esperti altamente qualificati a livello mondiale in campo scientifico, umanistico e sociale, e finanzia l’acquisto di soluzioni innovative, accordi per la ricerca, l’accesso a open e big data, lavori di ricerca, infrastrutture digitali.

La Regione ha dalla sua 7 miliardi di capitali pubblici e privati, investiti in ricerca, il 22,2 % del totale italiano, 1.183 startup, pari al 21,8% del totale nazionale, e 190.763 brevetti depositati dal 2005 al 2015. «Ci siamo chiesti - l’osservazione di Del Gobbo - come potessimo approvare un provvedimento che fosse veramente d’aiuto per il settore della ricerca e dell’innovazione». Secondo i dati del rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale, nel 2015 la Lombardia ha ripreso quota, aumentando dell’1,1% il proprio Pil.

Il merito va soprattutto alle imprese specializzate in ricerca, che hanno osservato aumenti del fatturato (+24, 2%) e delle esportazioni (+19,3%) rispetto ai valori pre-crisi. Tra le esperienze di innovazione raccolte dal Pirellone, quella di Vodafone, che negli ultimi tre anni ha investito nella regione circa 485,6 milioni di euro nello sviluppo della banda ultra larga mobile e fissa. E in Lombardia Vodafone ha trovato due realtà per far crescere il proprio business. A Varese ha acquisto Cobra, oggi Vodafone Automotive, centro di eccellenza in campo telematico per sviluppare l’internet delle cose. A Brescia invece si trova Gulliver, partner per lo sviluppo di soluzioni digitali integrate end-to-end nel campo del cloud e dell’internet delle cose. Anche Mediaset sta lavorando a progetti innovativi, come la profilazione degli utenti attraverso lo studio di big data, ma anche nel segmento dei venture capital, acquisendo partecipazioni in piccole società dai progetti strategici.

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