Galleria, altro stop: Dutti chiude, ma rinnovano Borsalino, Biffi e Spagnoli

Il marchio della moda annuncia che lascerà il Salotto per la crisi. Ma altri negozi resistono in attesa della ripresa

Il negozio di Massimo Dutti in Galleria

Il negozio di Massimo Dutti in Galleria

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Milano, 26 febbraio 2021 - Un’altra chiusura in Galleria Vittorio Emanuele. E stavolta non riguarda un marchio familiare di cravatte (Andrew’s Ties) o una bottega storica (Mejana), come avvenuto nelle scorse settimane. No, stavolta ad annunciare al Comune che lascerà il Salotto dei milanesi è un marchio legato alla moda, Massimo Dutti, con showroom in tutta Italia. Il marchio spagnolo di produzione di abbigliamento che fa parte del gruppo Inditex ha già comunicato che lascerà il locale nel cuore di Milano entro aprile anche ai propri dipendenti, già in stato di agitazione. Si tratta dell’ennesima conferma che la crisi in Galleria c’è, eccome se c’è, come dimostrano i numeri di quasi tutte le attività commerciali, che nel confronto tra 2019 e 2020, cioè tra periodo pre e post Covid, hanno incassato circa l’80% in meno, un crollo delle entrate non compensato se non in minima parte dai ristori statali. E la situazione non sembra migliorare, perché tra zone rosse, arancioni e gialle, nel Salotto, a parte qualche ora nel fine settimana, passano pochissime persone.

La crisi in Galleria potrebbe diventare ancor più grave nei prossimi mesi, visto che dopo la sospensione del pagamento degli ultimi tre trimestri di affitto del 2020, il cui versamento è stato posticipato in 36 rate, l’amministrazione comunale ha già avvisato i marchi del Salotto che il primo trimestre del 2021, e i successivi, andranno pagati alle regolari scadenze contrattuali. Niente rinvii o sconti all’orizzonte.

C’è chi molla, ma c’è anche chi resiste nel Salotto aspettando tempi migliori e sperando che la ripresa, che Assolombarda prevede che a Milano non avvenga prima del 2023, possa mostrare i primi segnali già entro la fine del 2021. Tra le attività che puntano su un futuro in Galleria ieri si sono registrati tre rinnovi contrattuali di altrettante botteghe storiche: il ristorante Biffi (come anticipato dal Giorno un paio di giorno fa), l’azienda di cappelli e accessori Borsalino e il marchio di abbigliamento Luisa Spagnoli. Biffi, uno dei ristoranti più antichi di Milano e d’Italia, pagherà un canone annuale di 386.263 euro fino al 12 giugno del 2032. Borsalino (61 mq) verserà 159.330 euro annui fino al 10 giugno 2032 e Luisa Spagnoli (148 mq) 386.254 euro annui fino al 27 novembre 2032.

«I cappelli Borsalino sono presenti in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano dal 1883 e continueranno a esserci per i prossimi 12 anni – commenta Philippe Camperio, amministratore unico di Haeres Equita, società proprietaria del marchio –. Nonostante il periodo difficile, in particolare per il settore della moda, abbiamo creduto nella ripresa investendo per rinnovare questo importante contratto".

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