Lacchiarella, buone speranze per la Mamoli: il Comune cerca una nuova sede

Sostituirebbe il capannone venduto all’asta dalla proprietà. "Importante che l’azienda resti in città"

Una recente manifestazione dei lavoratori della Mamoli. Il rischio è la delocalizzazione

Una recente manifestazione dei lavoratori della Mamoli. Il rischio è la delocalizzazione

Lacchiarella (Milano) -  Positivo l’incontro in Regione sulla Mamoli. Tutti d’accordo sul fatto che la storica azienda deve restare sul territorio. Comune pronto a impegnarsi per reperire una nuova sede sul territorio in sostituzione di quella attuale venduta all’asta. Si è tenuto in Regione Lombardia un incontro alla presenza dell’amministrazione comunale, dei funzionari regionali del settore attività produttive con l’assessore Guidesi, del settore formazione e lavoro, del sindacato Fiom-Cgil e una rappresentanza della Rsu della Mamoli. La sindaca Antonella Violi ha sottolineato alla Regione l’importanza di poter mantenere il sito produttivo Mamoli nel Comune di Lacchiarella, in considerazione del fatto che la maggior parte dei dipendenti vi abitano e alcuni di essi sono anche prossimi al pensionamento. Ha inoltre annunciato che l’amministrazione si impegnerà a reperire un sito produttivo diverso da quello attualmente occupato ma sempre collocato sul territorio comunale.

«Il dialogo con la Regione è stato molto positivo e collaborativo e la stessa si è impegnata a valutare con i presenti, in altri tavoli, le varie misure, economiche e non, da poter adottare, anche facendo ricorso a incentivi statali, regionali o europei – spiegano in una nota congiunta Andrea Torti della Fiom e la sindaca Antonella Violi –. La Mamoli è un’azienda in crescita con un buon fatturato mensile e gli ultimi bilanci in attivo. Questo grazie anche all’impegno profuso dai lavoratori che hanno aiutato l’azienda a uscire dalla crisi del 2016". Il tavolo si è concluso con soddisfazione dell’amministrazione comunale, dei lavoratori e del sindacato. "Contiamo molto sulla vicinanza della Regione, che si è dimostrata sensibile a tale problematica e con la quale dobbiamo trovarci a breve per un altro incontro – si legge ancora nella nota congiunta –. L’auspicio è che si possano individuare insieme, anche con la disponibilità della proprietà, soluzioni atte a garantire la continuità aziendale e i posti di lavoro, consentendo altresì la prosecuzione dell’attività sul territorio comunale".

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